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Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, esprime preoccupazione per “la drammatica situazione in cui è costretto a vivere in queste ore il mondo della scuola cosentino e calabrese» e manifesta la propria solidarietà «a quanti in questi giorni stanno protestando civilmente contro i nuovi tagli previsti dalla Manovra finanziaria del Governo-Berlusconi». «In provincia di Cosenza – afferma Oliverio – l’effetto dei tagli si annuncia devastante. Secondo le stime si perderanno circa altri 500 posti di lavoro tra i docenti di ogni ordine e grado e la scure si abbatterà anche sulla testa del personale amministrativo. I danni saranno irreversibili. Il blocco degli automatismi renderà inutile il periodo 2011-2013 ai fini della maturazione della classi e degli scatti di stipendio e spingerà ancora di più gli insegnanti verso una condizione di degrado economico e sociale che è indegna per un Paese civile». «Tutto ciò – prosegue – è ancor più grave perchè avviene in un contesto di politiche nazionali antimeridionaliste e leghiste che hanno cancellato da tempo dall’agenda politica del Governo la Calabria ed il Mezzogiorno. In soli due anni, infatti, sono stati sottratti 30 miliardi di euro destinati alle Regioni meridionali attraverso il Fondo delle Aree Sottoutilizzate (FAS) che, con ripetuti atti legislativi, sono stati destinati ad interventi nel Veneto, sul Lago di Garda, in Lombardia, per pagare le multe sulle quote-latte della Padania e in altre regioni del nord per interventi infrastrutturali e per la riqualificazione di città ed aree urbane ed il ripianamento di fuori bilanci di alcuni grandi Comuni». «La Calabria ed i calabresi – conclude Oliverio – non hanno bisogno di tagli indiscriminati ed assurdi, ma di forti investimenti, soprattutto nella scuola pubblica, nell’università, nella ricerca e nell’alta formazione, che sono le uniche istituzioni in grado di garantire un futuro ai nostri giovani e alla nostra regione. Per questo motivo siamo solidali e vicini al mondo della scuola e nei prossimi giorni ci faremo promotori di un incontro a cui inviteremo tutte le forze sindacali per predisporre una piattaforma intorno a cui sensibilizzare l’opinione pubblica cosentina e calabrese su un problema che non può non riguardare l’intera comunità».

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