X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

di Giovanni Palmieri

BERNALDA – Bernalda si tiene il suo basket! Dopo la conferma ufficiale, è questo l’esito finale di una mattinata frenetica, quando già squillavano i cellulari rossoblu e quelli degli sconosciuti acquirenti per chiudere entro mezzogiorno la questione del passaggio del titolo, cosicché quello che sembrava il canto del cigno del basket bernaldese si è trasformato in un deciso colpo di coda che ha spazzato via i dubbi e le perplessità di una dirigenza che si è ricompattata pur di non lasciare una cittadina innamorata del basket senza il suo oggetto del desiderio. Ma andiamo con ordine nel descrivere le ultime ore da thriller: venerdì sera era stato convocato l’incontro decisivo tra la dirigenza ionica e la cordata di sostenitori che avevano proposto di rilevare quote e debiti sociali per dare continuità all’avventura della serie B; la riunione si era conclusa con un nulla di fatto (sulle cui ragioni ovviamente le spiegazioni divergono secondo le varie appartenenze) e nella prime ore della successiva mattinata si era materializzato lo spettro di ciò che nessuno avrebbe mai voluto vedere, ovvero la cessione del titolo per ripianare i debiti, sapendo che a tale atto, per norma federale, segue l’immediata retrocessione della società cedente al più basso campionato della propria regione, ovvero la serie D. In casi del genere è facile per i tifosi cadere nello sconforto pur comprendendo che certe decisioni a volte sono inevitabili per non precipitare in disavventure economiche molto pesanti, e nella maggior parte dei commenti ascoltati per strada si sottolineava come scarsa economia locale e pesante crisi attuale non avessero dato una mano in tal senso. Ma, intorno all’ora di pranzo, ecco il colpo di scena che non ti aspetti: i “vecchi” pilastri della Cestistica rialzano la testa, aiutati in tale reazione d’orgoglio dalle parole dell’ex patron Gallotta che, pur confermando di restare fuori da responsabilità dirette, si impegna a reperire fondi e risorse da aggiungere a quelli già garantiti da un altro prestigioso sostenitore dei colori rossoblu come l’imprenditore Benedetto e la sua Bbc. Zittita a questo punto la suoneria dell’anonimo acquirente che ormai chiamava a vuoto, i soci si sono dati appuntamento nel pomeriggio per meglio definire la decisione presa e per dare conferma di quanto finora da noi prospettato. Bernalda ha tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, che in realtà è in agguato ad ogni fine campionato ma che mai come in questa occasione era diventato concreto, ma non c’è da festeggiare perché i problemi restano immutati, gli sforzi per “tirare la baracca” sono sovrumani e non possono essere sostenuti dai soliti noti dotati di buona volontà e anche di tanta lodevole incoscienza; servono forze fresche (una fusione tra cordate diverse?) e i piccoli sacrifici di tanti che, sommati, possono sostituire quelli disumani di pochi. In proposito ricorre la solita domanda: avranno stavolta i tifosi bernaldesi capito che tutti, ma proprio tutti, devono dare il loro contributo alla causa comune per non ritrovarsi in condizioni ancora peggiori tra qualche mese? Difficile dirlo, ma per l’ennesima volta la Cestistica spera di non aver parlato al solito muro di gomma. E in quest’ottica con la nota stampa inviata nella serata di ieri la dirigenza ricorda come è possibile contribuire alle sorti della Cestistica devolvendo il 5 per mille.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE