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Due esemplari di tartarughe «Caretta caretta «sono stati soccorsi rispettivamente nelle acque antistanti Pizzo (VV) e Gizzeria (CZ) nel giro di quarantotto ore. Lo rende noto il Wwf calabrese. Nel primo caso il rettile marino, di 53 cm di carapace, deve la sua salvezza ad un pescatore dilettante Giovan Battista Barresi, che lo ha recuperato dopo aver constatato la presenza di un lungo e robusto filo di nylon che fuoriusciva dalla bocca.
«A distanza ravvicinata – spiega una nota – il pescatore si è reso conto inoltre che al povero animale mancava completamente l’occhio destro, per cui non ha perso tempo ad avvisare la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia ed anzi prodigandosi per trasportare quanto prima la tartaruga nella sede della Guardia Costiera dove, poco dopo, gli esperti del WWF, allertati, hanno accertato la presenza di un grosso amo da palamito nella gola dell’animale.
A distanza di poche ore dalla consegna del rettile al centro di recupero per tartarughe che opera presso la riserva marina di Isola di Capo Rizzuto (KR), una nuova segnalazione è giunta nella sala operativa della Capitaneria vibonese per un altro esemplare rinvenuto in condizioni precarie sulla spiaggia di Gizzeria. Subito intervenuto sul posto il responsabile per la Calabria del Progetto Tartarughe del WWF, Giuseppe Paolillo, ha dichiarato di non aver mai visto in tanti anni di attività, una tartaruga marina ridotta così male: un lungo filo di nylon pieno di alghe fuoriusciva dalla cloaca, segno evidente della ingestione di un amo avvenuta chissà quanto tempo prima; il carapace si presentava coperto di alghe e grosse Lepadi pendevano dal corpo del povero animale, che versava in uno stato di deperimento organico estremo, smagrito, con gli occhi quasi completamente chiusi e micosi estese su tutta la testa che, per metà, appariva scarnificata».
Il Wwf ricorda che le tartarughe marine «sono specie a rischio di estinzione e rivolge un accorato appello ai pescatori affinchè ne segnalino tempestivamente la cattura o il rinvenimento: a volte un piccolo gesto può servire per salvarle da una triste fine». Il Wwf infine ringrazia una volta il Comando e il personale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia «per la particolare sensibilità dimostrata in questa come in altre numerose occasioni per la tutela delle specie marine minacciate».

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