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Un’area adibita a discarica abusiva di rifiuti pericolosi provenienti dal ciclo lavorativo degli stabilimenti industriali ormai dismessi è stata sequestrata questa mattina dalla Guardia di finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Crotone. Il sequestro riguarda, in particolare, il sottosuolo di un’area denominata «Farina di Trappeto», nell’area industriale di Crotone, dove negli anni passati sarebbero stati smaltiti, senza autorizzazione, enormi quantitativi di rifiuti derivanti dalla produzione di fosforo e di altri composti, attività industriale che veniva svolta dalla società Montedison e dalle altre succedutesi nel tempo. Nel provvedimento di sequestro, emesso comunque a carico di ignoti, oltre a quello di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, si ipotizzano i reati di disastro ambientale e avvelenamento delle acque dal momento che i rifiuti non sarebbero stati abbancati con le dovute cautele di sicurezza in modo da prevenire la loro diffusione sia per via aerea che nel sottosuolo o ancora per evitare l’inquinamento delle acque di falda e di quelle marine.
Intanto la Procura di Crotone ha disposto la perquisizione degli uffici e degli stabilimenti della Montedison alla ricerca di tutta la documentazione relativa al ciclo di produzione del fosforo che dovrà essere sequestrata. La decisione è da mettere in relazione col sequestro dell’area dove sorgeva lo stabilimento Montedison a Crotone dove è stata trovata una discarica con rifiuti pericolosi provenienti dall’attività di lavorazione del fosforo che sarebbero stati smaltiti prima della chiusura dello stabilimento, avvenuta a metà degli anni ’90, e successivamente anche da altre aziende. La Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti in cui si ipotizzano i reati di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, disastro ambientale e avvelenamento delle acque.
Secondo la Procura lo smaltimento dei rifiuti nell’area sequestrata, realizza una condizione di pericolo permanente di disastro ambientale per un numero indeterminato di persone perchè non sono state adottate le cautele di sicurezza necessarie per prevenire la loro diffusione per via aerea, nel sottosuolo o nelle falde acquifere.
Le perquisizioni sono finalizzate a ricostruire quali siano state le procedure seguite dalla Montedison per lo smaltimento dei rifiuti ed individuare le persone fisiche o giuridiche che abbiano materialmente proceduto allo smaltimento oltre a chi abbia deciso lo smaltimento illegale. Le perquisizioni sono eseguite dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Crotone insieme a personale del Nucleo investigazioni sulla sanità della Procura.

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