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di ROSSELLA MONTEMURRO
SARA’ chiesto a breve dalla Flc Cgil un nuovo incontro in Prefettura per trovare una soluzione al problema dell’esiguità del personale tecnico amministrativo in servizio nel polo materano dell’università degli studi di Basilicata.
“E’ una vertenza che si trascina da diverso tempo, sono almeno tre anni che stiamo affrontando la questione. – spiega Eustachio Nicoletti, segretario generale Flc Cgil di Matera – La situazione si è aggravata, tanto è vero che l’anno scorso abbiamo indetto lo stato di agitazione, sospeso nel momento in cui è stato attivato un tavolo in prefettura che ha già fatto registrare tre incontri. Lo scopo è quello di verificare lo stato dell’arte per prendere alcune decisioni e mettere in campo azioni per sopperire al problema della riduzione dell’organico”.
A risentirne sono le segreterie delle sedi materane (San Rocco, via Lazazzera, via Annibale Maria di Francia e gli stabili all’interno della struttura “Il Circo”) che devono rispondere alle esigenze dei circa 4000 iscritti.
L’organico era già sottostimato in precedenza: “In questo modo c’è un problema di tenuta dell’offerta formativa e di servizi agli studenti che sono fortemente penalizzati. – afferma Nicoletti – Negli ultimi due anni la situazione si è aggravata ancora di più perché sono stati dati due comandi in uscita (due dipendenti sono stati trasferiti, ndr) e due persone sono andate in pensione. L’amministrazione, rispetto a questo decremento di personale, non ha fatto ancora niente. Abbiamo chiesto di verificare quali sono le necessità. Per il numero degli studenti e per i servizi che deve offrire Matera, le unità lavorative sono 14 (tra loro un dipendente è part time), quindi la situazione è critica. Non è più possibile sopportare questa situazione. Noi abbiamo chiesto all’ateneo di intervenire, ma ci sono difficoltà anche alla luce degli ultimi interventi legislativi”.
La situazione, comunque, non è più tollerabile: “A fronte dei 14 addetti di Matera, nella sede di Potenza ce ne sono circa 300 per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo”, precisa Nicoletti.
Nell’incontro in prefettura sarà chiesta anche la presenza delle amministrazioni comunale e provinciale, proprio per sensibilizzare gli enti locali. Per gli universitari, inoltre, si tratta di disagi che si aggiungono ai fastidi dovuti alla chiusura dello sportello Ardsu.
“Tra l’altro ci sono problemi anche con la guardiania. Da quando il commissario comunale ha tolto il personale ex lsu per l’apertura e la chiusura delle sedi, questa funzione è stata attribuita al personale tecnico amministrativo. I dipendenti del pubblico impiego non hanno queste mansioni, per loro, che sono già in numero ridotto, è una responsabilità in più”, conclude Nicoletti.

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