X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

«Diciamo un no, forte e deciso, alla costruzione della centrale a carbone di Rossano: rischierebbe solo di pregiudicare l’equilibrio di una realtà che è una tra le più importanti del settore agricolo meridionale». Lo afferma in una nota il Presidente del Distretto Agroalimentare di Sibari, Renzo Caligiuri. «La sibaritide – aggiunge – ha una forte vocazione produttiva agricola che va implementata e sfruttata al meglio e che deve essere legate indissolubilmente alla prospettiva di energie biocompatibili. La centrale a carbone avrebbe effetti devastanti che non si sposerebbero con le necessità dell’intera area : le biomasse, l’eolico, il solare, sono invece segmenti seri che possono essere raggruppati in un progetto unico in grado di fornire energia autosufficiente per l’intera Calabria». «Bisogna chiedere – conclude Caligiuri – il consenso delle categorie produttive quando si fanno scelte di questo genere e credo che, nella fattispecie, difficilmente i produttori agricoli della sibaritide direbbero si all’ipotesi della centrale».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE