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«STOP alle raccomandazioni, ora più che mai». Lo dice senza mezzi termini Salvatore Adduce chiarendo la forte presa di posizione del Comune sull’argomento: «in questo difficile momento siamo sommersi di richieste di lavoro, di sollecitazioni. Cose normali, comprensibili in queste situazioni ma proprio per questo vogliamo aprire una strada nuova evitando qualsiasi tipo di pressione».
Il pretesto arriva dall’azienda che raccoglie i rifiuti e gestisce la raccolta differenziata, c’è bisogno di assumere del personale soprattutto per le strade, il centro, i Sassi. A quanto pare non tantissime persone ma al massimo una decina: «noi abbiamo chiesto all’azienda il rispetto del contratto esercitando le nostre funzioni ma non faremo segnalazioni, nè pressioni» spiega Adduce, «vogliamo avere dei rapporti rigorosi e lasceremo all’azienda l’assoluta libertà di scegliere queste persone ma questo vale per tutte le aziende che hanno dei rapporti con il Comune.
Per noi le raccomandazioni sono off limits. Io stesso ho chiesto di utilizzare le procedure ordinarie per fare queste assunzioni, senza alcuna pressione. L’azienda va al collocamento e si fa indicare le persone da assumere.
Noi vogliamo essere liberi da condizionamenti di qualsiasi tipo. Dirò esplicitamente ai miei assessori e dirigenti di rimanere alla larga da questo tipo di storie».
A tal proposito, il sindaco Adduce ha incontrato l’antropologa Dorothy Zinn,che nel passato si é occupata anche con grande successo e clamore mediatico del fenomeno della “raccomandazione”, per avere la sua collaborazione nell’allestimento di un programma di iniziative da organizzare in città, a partire dalle scuole, sul tema della cultura della legalità e della valorizzazione del merito.
Dal mondo del sindacato l’eco è unanime così come il sostegno all’impegno del Comune. «Invitiamo l’Anci, l’Upi e la Regione stessa ad adottare criteri omogenei e costanti prendendo a riferimento proprio l’esempio adottato dal Comune di Matera – suggerisce il segretario generale della Cisl lucana, Nino Falotico – siamo sempre stati dell’avviso che per colmare il fabbisogno del personale, laddove occorrono profili professionali dove non vi è obbligo di bandire i concorsi (in cui è bastevole la licenza media inferiore), sia giusto consultare le graduatorie dei Centri per l’Impiego». Franco Coppola, segretario della Uil di Matera si augura che il segnale del sindaco sia «Una pietra nello stagno foriera di un articolato e diffuso dibattito che coinvolga le istituzioni, le forze sociali, la politica complessivamente intesa e la società civile. Riteniamo questo tema – prosegue – legato alla questione giobvanile e all’abbandono del territorio; infatti indagini statistiche ci dicono che una delle motivazioni fondamentali per cui l’80% dei giovani decidono di lasciare la Basilicata è rappresentata dalla cappa insopportabilmente asfissiante delle raccomandazioni e quindi della non considerazione dei meriti». Manuela Taratufolo, segretaria generale della Cgil Matera sottolinea il segnale positivo nel «Dare un taglio ad una pratica così umiliante per chi è alla ricerca di lavoro. Un segnale che dovrebbe essere praticato anche da tutti quegli enti che, avvalendosi di esternalizzazioni, creano occasioni di lavoro rispetto ai servizi affidati a ditte esterne».

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