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di ROBERTO D’ALESSANDRO
Una tragedia ha segnato il caldo pomeriggio di ieri nell’abitato di Pisticci centro. Luca Zaccheo, un operaio di 40 anni conosciuto da tutti nel centro jonico, ha perso la vita dopo essere stato travolto dal piccolo dumper che stava guidando.
Durante le operazioni di scarico di materiale edile il mezzo si è ribaltato. Il conducente non è riuscito a saltare in tempo dalla pala meccanica che si era avviata, capottandosi, in un burrone, schiacciandolo irrimediabilmente.
Sul dumper c’era anche un altro giovane operaio, Giuseppe Lopatriello, che è riuscito a saltare in tempo ed a mettersi in salvo senza riportare ferite. Il ragazzo ha immediatamente allertato i soccorsi.
Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, assieme ai Carabinieri della locale stazione e della Compagnia ed ai Vigili del Fuoco. In seguito ha fatto scalo a Pisticci anche un eliambulanza da Matera. Ma nonostante i tentativi di soccorso l’operaio è deceduto a causa delle ferite riportate per la caduta e per lo schiacciamento provocato dal mezzo.
Erano circa le 16 quando Zaccheo, per conto di una piccola impresa locale, stava trasportando materiale edile di scarto, caricato su un cantiere nell’abitato di Pisticci. Alla guida del dumper ha imboccato una stradina sterrata e scoscesa sottostante via Cammarelle, alla periferia dell’abitato. Con molta probabilità, una volta sul ciglio della strada, dopo che il conducente aveva orientato il mezzo per lo scarico del materiale, la pala meccanica, forse per il peso del carico, forse per un errore di valutazione, si è pericolosamente avviata nel burrone, franando all’improvviso e trasportando con sé Zaccheo che non è riuscito a divincolarsi per saltare e mettersi in salvo.
In seguito i Carabinieri hanno effettuato tutti i rilevi del caso e dopo qualche ora il magistrato del tribunale di Matera, Annunziata Cazzetta, ha autorizzato la rimozione della salma, trasportata all’obitorio del cimitero di Pisticci per i riscontri di rito da parte del medico legale.
Luca Zaccheo era un uomo conosciuto da tanti a Pisticci. Frequentava spesso il corso del paese ed era ben voluto per il suo carattere scherzoso.
Lascia i genitori, tre fratelli ed una sorella, nonché una comunità sconcertata per il senso di beffa di un destino cieco che ha deciso di portarsi via una giovane vita, intenta a guadagnarsi da vivere con un onesto lavoro, nel quale aveva una comprovata esperienza che, purtroppo, ma che purtroppo non è bastata per evitare la disgrazia.

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