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Cinque bandi finalizzati alla creazione di nuova occupazione per 7.000-9.000 unità nei diversi settori economici, per un importo di 150 milioni di euro. È la terapia d’urto che la Regione Calabria mette in campo per il mercato del lavoro calabrese. Il piano è stato presentato questa mattina, a Catanzaro, dal Presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, e dall’assessore al ramo, Francescantonio Stillitani (in foto). I bandi mobilitano risorse comunitarie, statali e regionali, con il supporto di Italia Lavoro. «Si tratta di tre linee di risorse – ha detto l’assessore Stillitani, che accompagneranno il lavoratore per quasi 5 anni nella sua attività lavorativa nelle imprese». Autooccupazione con la nascita di micro aziende e trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato sono gli obiettivi attraverso i quali la Regione Calabria intende agire per favorire la creazione di lavoro stabile.
«Un piano è buono – ha detto Stillitani – se alla fine degli incentivi le imprese non licenziano e trattengono i lavoratori. Diversamente si è solo fatto dell’assistenzialismo.
Se il numero degli occupati è alto, bene, altrimenti, se le aziende licenziano, non è stato fatto un buon lavoro». Tra gli strumenti messi in campo, una borsa lavoro di 9 mesi, grazie alla quale la Regione si fa carico della retribuzione dei lavoratori corrispondendo un salario di 900 euro mensili nel periodo immediatamente successivo all’assuznione. Il piano fa leva anche sulla riduzione degli oneri previdenziali nella prima fase del rapporto di lavoro, attraverso un contributo corrisposto alle imprese dalla stessa Regione. «Vogliamo fidelizzare il rapporto lavorativoo» ha detto Stillitani, spiegando che non si tratta di contributi generalizzati.
«Per ogni impresa – ha detto – è previsto infatti un tetto massimo di assunzioni al fine di favorire le iniziative serie e stabili, capaci di garantire occupazione nel tempo. L’occupazione – ha poi detto – è uno degli obiettivi prioritari del presidente Scopelliti. L’altro è senz’altro rappresentato dalla sanità. Ci stiamo quindi muovendo secondo uan strategia finalizzata a mettere a disposizione delle imprese il maggior numero possibile di strumenti operativi e di risorse di fonte diversa».

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