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di ANTONELLA CIERVOMATERA – La cura dimagrante sarà drastica, probabilmente non indolore, sicuramente efficace. Parola di Vito Gaudiano, direttore generale della Asm che ieri ha illustrato alla stampa il piano di riorganizzazione dell’Azienda sanitaria.
«Sembra che valgano più le voci di corridoio che le nostre intenzioni reali». Ha esordito prima di entrare nel merito, con chiaro riferimento agli articoli pubblicati nelle ultime settimane che paventavano soluzioni per l’ospedale di Matera e per le strutture sanitarie della provincia. Tiene molto al processo di riunificazione delle Asl, al percorso portato avanti per dimostrare che la sanità deve guardare ai servizi resi al pubblico e non alla quantità delle erogazioni.
Per oltre 50 minuti, l’illustrazione del Piano, particolarmente articolata, non ha trascurato il destino dei piccoli centri sanitari e degli ospedali dei comuni della provincia, sulle cui sorti il confronto è ancora aperto in alcune comunità.
I temi forti sono il riassetto organizzativo e la ricerca della sostenibilità economica.
«Il sottodimensionamento del fondo sanitario nazionale che si ripercuote a cascata su quello ancora più grave del profilo regionale, ci ha costretti ad affrontare questo problema, consolidando i modelli gestionali che giungono dalle ex Asl 4 e 5 ».
Il meccanismo messo in atto dalla gestione Gaudiano ha puntato su due macrobiettivi sono: lo sviluppo dei processi di integrazione gestionale e professionale e l’innalzamento del livello dell’appropriatezza clinica e organizzativa.
La sanità, intesa secondo la ricetta della Asm, passa attraverso il governo delle risorse umane, alla politica del farmaco, al recupero dell’appropriatezza clinica ed organizzativa e alla gestione del rischio clinico.
«Nonostante il blocco del turn over – spiega Gaudiano – non abbiano previsto la chiusura di alcun servizio. E’ stato ridotto l’impatto economico delle prestazioni aggiuntive, approvato il contratto integrativo decentrato chiudendo il contratto di due ex aziende, con incontri con i sindacati per alcuni mesi e raggiungendo la condivisione del processo organizzativo». Un apposito gruppo di lavoro, composto da rappresentanti della medicina generale, della Asm e del comitato di libera scelta stabilirà percorsi adatti a rendere più appropriate le prescrizioni mediche.
Prudente sul tema della riqualificazione della rete ospedaliera, Gaudiano la definisce la «Nota dolente di tutto il Paese. Ciò che Vendola farà in Puglia, se ci riuscirà, sarà un evento raro. Per quanto ci riguarda, attraverso l’atto aziendale, abbiamo definito gli ospedali per acuti (Policoro e Matera) e quelli distrettuali (Tricarico, Stigliano e Tinchi). Il concetto fondamentale – ha aggiunto Gaudiano – non è quello dell’ospedale sotto casa ma di quello più appropriato. La logica della sanità moderna, è lontana dalla demagogia populistica. D’altronde non è immaginabile un’attività che sia concentrata su un solo medico, è un meccanismo che non deve più esserci».
Il monito a coloro che contribuiscono a diffondere notizie false all’esterno, arriva forte e chiaro: «Siete molto bravi a trasferire informazioni sbagliate. L’organizzazione sanitaria non si fa sui bisogni personali – dice rivolgendosi ai colleghi – ma sulle necessità e sui bisogni delle aziende». A sostegno del progetto di Gaudiano c’è anche il bed management, ovvero la gestione dei posti letto. Sia a Matera che a Policoro verrà gestito dal computer. «Nessuna gestione privatistica, ma trasparente ed etica. Non manderemo via la gente, ma gestiremo il flusso nel miglior modo possibile».

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