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Continua l’odissea dell’Fc Catanzaro. Dopo lo scampato fallimento della settimana
scorsa, grazie al contributo starordinario del Comune che ha permesso di completare la ricapitalizzazione, un nuovo intoppo complica l’operazione salvataggio del club. Secondo quanto dichiarato da Filippo Catalano, proprietario di una piccola ma significativa parte del capitale azionario, gli attuali soci dell’Fc, nonostante i vari comunicato dei giorni scorsi, sembrerebbero non avere alcuna volontà reale, di lasciare le posizioni di vertice. Per Catalano, in pratica, sarebbe in atto una vera e propria azione di disturbo alla soluzione della vicenda da parte dei vecchi soci dai quali, quindi, l’imprenditore vuole prendere nettamente le distanze. “Come più volte ribadito nei vari incontri ai tavoli istituzionali – scrive Catalano – è mia volontà rimettere la percentuale in mio possesso, che è del 3,80% circa, a disposizione ed a titolo gratuito delle Istituzioni o di chiunque manifesti la volontà di rilevare il pacchetto di maggioranza delle quote della società con o senza il sottoscritto. Quindi, mi corre l’obbligo di dissociarmi da qualsiasi ed eventuale opera di ostruzionismo messa in atto dagli altri soci della F.C. Catanzaro. Ostruzionismo che potrebbe portare la società ad infilarsi in un vicolo cieco e vanificare l’opera di salvataggio messa in atto dalle Istituzioni catanzaresi”. Intanto per oggi si sta cercando di organizzare un ennesimo confronto in Comune tra le forze politiche impegnate nell’opera di salvataggio ed appunto gli attuali soci Aiello, Soluri e Bove. Laddove si riuscisse a superare l’attuale empasse, sarebbe pronto Giuseppe Cosentino (gruppo Gicos) a subentrare nella gestione giallorossa con un importante progetto tecnico quinquennale. Ma in caso di irrigidimento di Aiello, Bove e Soluri potrebbe saltare tutto, di nuovo.

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