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«Abbiamo discusso del Porto di Gioia Tauro, del Ponte sullo Stretto e delle prospettive dei rapporti commerciali import-export. Ma soprattutto abbiamo acquisito in presa diretta preziose cognizioni e un ampio quadro di conoscenze da spendere utilmente affinchè anche la Calabria possa cogliere nuove opportunità nei rapporti con la Cina. Dobbiamo essere anche noi parte integrante degli sforzi sinergici che oggi stanno finalmente vedendo in campo un ‘sistema Italia’ per far fronte alla crescente ‘domanda d’Italia’ che si manifesta a Shanghai, in Cina e più in generale nel mondo».
Il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, sintetizza così il valore della serie d’incontri che ha visto la delegazione calabrese – insieme a Talarico, il segretario-questore, Francesco Sulla (Pd) e il capogruppo del Pdl, Luigi Fedele – concludere la breve missione a Shanghai confrontandosi con i vertici istituzionali italiani, il Console Generale d’Italia, Massimo Roscigno, il direttore dell’ICE (Istituto del Commercio estero), Maurizio Forte e l’operatrice economica calabrese Annarosa Carnovale, considerata la prima donna imprenditrice italiana a Shanghai.
Nella sede consolare, nel cuore della città, l’incontro della delegazione dell’Assemblea calabrese con il Console Roscigno (un diplomatico che ha competenza sulla metropoli e su una vastissima area della Cina sud-orientale).
«Oltre la visita di cortesia, un incontro denso di importanti indicazioni di lavoro per modulare interventi – osserva il capogruppo del Pdl, Luigi Fedele – allo scopo di relazionarsi al meglio con una metropoli, che, pur non essendo una capitale, per la Cina ma anche per il mondo intero, è la ‘vetrinà, la principale ‘porta d’ingressò di questo immenso Paese e insieme un ‘magnetè di rilievo planetario».
Altra tappa istituzionale, la riunione con il direttore dell’Ice, Maurizio Forte, manager giovane ma veterano di relazioni commerciali e culturali con la Cina, che ha tracciato ai rappresentanti della Calabria un vero e proprio «affresco» – economico, politico, sociale e storico – dello stato delle relazioni di scambio Italia-Cina, indicando nell’agroalimentare d’eccellenza il comparto più interessante sul quale può puntare una regione come quella calabrese.
«Si è trattato di un confronto utilissimo – commenta il Segretario-Questore, Francesco Sulla (Pd) – che ha messo in luce un ufficio efficiente, sicuro punto di riferimento per quanti vogliono penetrare nel mercato cinese ma ci ha anche consentito di capire che, per esempio, rispetto alla nostra Gioia Tauro, nelle scelte strategiche della Cina sembra prevalere decisamente la prospettiva del porto greco del Pireo, come ‘hub’ cinese degli scali marittimi commerciali nel Mediterraneo».
Sul filo della memoria e degli aspetti pratici dei rapporti con la Cina, infine, l’incontro del presidente Talarico e dei consiglieri Sulla e Fedele con Annarosa Carnovale, lametina da 16 anni a Shanghai, dove opera con una catena di ristorazione e uno studio di consulenza nel settore delle risorse umane, la «Citex 2000 LTD», una realtà imprenditoriale più volte al centro dell’attenzione dei media internazionali. Considerata la pioniera dell’imprenditoria femminile italiana nella megalopoli-dragone, la dinamica Carnovale ha offerto alla delegazione calabrese una testimonianza vissuta direttamente nell’unico esperimento mondiale di «economia socialista di mercato».
Ha offerto inoltre spunti operativi per relazionarsi con Shanghai e con la Cina, spalancando finestre di conoscenza sul complesso carattere di una metropoli stimata oltre 18 milioni di abitanti: un centro cosmopolita in continua trasformazione che vede convivere storia millenaria e futuro avveniristico, rigide tradizioni e tumultuoso sviluppo economico.

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