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A Nardodipace, piccolo comune nelle Serre vibonesi, conosciuto come uno dei centri più poveri d’Italia, c’è un solo distributore di carburante, ma poichè i ricavi erano miseri è stato chiuso, costringendo gli abitanti a recarsi a decine e decine di chilometri per poter fare rifornimento. Da qui l’inizio della battaglia intrapresa dal primo cittadino, Romano Loielo, che per scongiurare la chiusura è riuscito ad affidare la gestione direttamente al Comune, previo apposito contratto con la societa.. L’attività viene portata avanti grazie a due dipendenti comunali che a turno mantengono aperta la struttura dal lunedì a sabato, due ex lsu già stabilizzati con contratto part time nel 2008, e che, grazie a questa iniziativa, hanno potuto godere anche di un incremento dello stipendio. Comprensibile la soddisfazione dell’intera amministrazione, convinta di aver fatto una scelta coraggiosa e non comune per un ente locale. È chiaro che il Comune – ha spiegato a tal proposito il sindaco – nella sua attività quotidiana non è animato dal desiderio di perseguire dei profitti, ma semplicemente dalla necessità di coprire tutti i costi necessari per garantire i servizi e rendere più agevole la vita di tutti i cittadini, a dispetto della condizione di isolamento e precarietà che caratterizza questo nostro paese».

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