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Sul piano di rientro dal debito della sanità «stiamo lavorando molto e bene. E questo dà fastidio». A dirlo è il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che anche oggi, ha in programma alcuni incontri per analizzare la situazione del debito ed i possibili interventi. «Ci sono scelte – ha aggiunto – che per qualcuno possono essere anche molto dolorose, ma il nostro obiettivo è far sì che gli ‘addolorati’ non siano i calabresi. Dobbiamo toccare tutti i settori. Oggi cominceremo a delineare il quadro delle emergenze-urgenze.
La partita più delicata, però, è nella sanità privata perchè ci sono poteri forti. Abbiamo già scatenato ire furibonde. Immaginate cosa succederà quando andremo a fare le scelte. Da parte dei presidenti delle associazioni della sanità privata c’è la volontà di procedere insieme. Un passo indietro lo devono fare tutti, pubblico e privato. Chi adesso scalpita lo fa perchè nelle loro menti perverse e cattive pensano che la gente possa essere cattiva quanto loro. La nostra azione non è contro qualcuno ma per far crescere la Calabria».
Scopelliti ha poi riferito che la Regione, con alcuni interventi, ha già ottenuto un risparmio di 69 milioni sulla spesa farmaceuica, di dieci sulla Fondazione Campanella e di altri 40 sempre sulla spesa farmaceutica: «Emerge – dice Scopelliti – un risparmio annuo per 3 anni di 40 milioni. Dobbiamo arrivare a 150. La mia idea è fare tutto in piena condivisione. Non abbiamo interessi da tutelare, così come negli altri settori, e per noi questa è una forza mentre per altri è una debolezza».
In merito all’annuncio di essere pronto a fare a meno dell’advisor Kpmg, incaricato dal Governo di stimare il deficit sanitario, Scopelliti ha ribadito la sua decisione qualora non giungano risposte in tempi rapidi: «La società ci doveva comunicare l’esito il 30 agosto, poi ci hanno detto che mancavano alcui dati ed hanno chiesto altri sei mesi. E questo mi ha fatto arrabbiare. Qualcuno adesso scrive che per questo adesso dovrò fare i conti con Berlusconi perchè è lui che raccomanda Kpmg. Qui nessuno raccomanda nessuno. Dal Premier, al quale queste cose non interessano, non ho mai avuto richieste. Io ho urgenza di avere conti certi. Senza questi non possiamo fare niente neanche per i fondi Fas, anche se personalmente ritengo che servano per lo sviluppo e non per ripianare i debiti».

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