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di ANTONELLA CIERVO
MATERA – Salgono a due i morti per l’agguato di domenica scorsa in via Gagarin. Ieri alle 14 all’ospedale San Carlo di Potenza è morto anche Danil Florian Iliescu, il rumeno di 26 anni rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito da una pallottola alla testa sparata dal marocchino di 31 anni fermato dai carabinieri poche ore dopo il fatto e arrestato lunedì sera.
Le condizioni di Iliescu, che da diversi anni viveva in Italia e lavorava in un cantiere edile con regolare contratto e permesso di soggiorno, erano apparse subito molto gravi. La pallottola sparata dalla pistola calibro 7,65 , infatti, era rimasta conficcata nella sua testa e ne aveva decretato la morte cerebrale già dal momento del ricovero nel capoluogo lucano.
Stamattina intanto, M.H, il marocchino di 31 anni accusato di tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di Matera, verrà interrogato dal magistrato. Il suo difensore fiduciario, avvocato Giorgio Petrachi che si occupa dell’uomo insieme alla collega, avvocato Angela Bitonti, conferma che il suo assistito, in sede di convalida, offrirà gli opportuni chiarimenti. M.H si è dichiarato innocente ed ha escluso qualsiasi coinvolgimento, ma ha offerto piena disponibilità a presentarsi davanti al magistrato per essere interrogato.
Sul fronte delle indagini, gli uomini del Reparto operativo dei carabinieri di Matera sotto la guida del capitano Basilio, sono impegnati alla ricerca delle altre tre persone coinvolte che domenica sera avrebbero partecipato all’esecuzione in via Yuri Gagarin, a pochi passi dalle giostre di piazza della Visitazione.
Lunedì, intanto, è stata effettuata la visita esterna sul corpo di Francesco Di Cuia e oggi alle 16 nella chiesa di San Rocco familiari e conoscenti daranno l’ultimo saluto al giovane.
Nelle prossime ore anche nell’ospedale di Potenza si svolgerà l’esame sul corpo di Danil Iliescu, in modo da consentire il funerale e, a quanto pare, il trasferimento in Romania, dove la salma potrebbe essere traslata.
Ancora nessuna traccia, intanto, della pistola utilizzata per “punire” i due giovani che potrebbero aver acquistato una partita di droga senza pagarla, come pattuito.
Ulteriori elementi giungeranno dall’esame dei due bossoli ritrovati sul luogo dell’agguato la sera stessa e che confermano che i due colpi destinati ai debitori sono entrambi andati a segno.
Il duplice omicidio ha provocato numerose reazioni in città sia sotto il profilo istituzionale che dell’ordine pubblico. La recente riunione del Comitato presieduto dal Prefetto ha preso in esame le probabili ricadute della vicenda, avvenuta in concomitanza con i preparativi per la festa in onore della Madonna della Bruna, provvedendo ad aumentare ulteriormente i controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine.
La sparatoria non è comunque da inserire in un contesto criminale che il territorio materano non ha registrato, come hanno confermato i carabinieri del comando provinciale, il Questore uscente, Carmelo Gugliotta e il Prefetto Francesco Monteleone.
Secondo le indagini l’episodio potrebbe essere dipeso da rapporti fra Di Cuia, Iliescu e il marocchino nati nel contesto lavorativo. I tre infatti, anche se in modo saltuario avevano lavorato in cantieri edili e effettuato piccoli lavori di carpenteria.

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