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Sei persone sono state arrestate dalla squadra mobile di Catanzaro in relazione all’omicidio di Nicola Duro (in foto), il giovane idraulico di 26 anni ucciso la sera del 17 giugno nel capoluogo calabrese.
I sei, appartenenti alla comunità rom della città, in particolare tutti componenti di una famiglia, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dell’omicidio. Secondo quanto si è appreso, tra loro, infatti, vi sarebbero presunti mandanti, esecutori e fiancheggiatori del delitto. Duro, incensurato, è stato ucciso con cinque colpi di pistola calibro 9×21 sparati da un uomo che lo ha atteso all’uscita di una rivendita di tabacchi. Soccorso e portato in ospedale, Duro è morto poco dopo il ricovero.
All’origine dell’omicidio, secondo quanto si è appreso, ci sarebbero dei dissidi tra la vittima ed alcuni dei componenti della famiglia. Ai sei arrestati è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Simona Rossi. La vittima non aveva precedenti penali, lavorava come idraulico e viveva con una donna rom. E proprio la frequentazione con la donna rom sarebbe all’origine del delitto. Il Questore di Catanzaro, Arturo De Felice, si è complimentato con il dirigente e gli operatori della squadra mobile che, in breve tempo, hanno individuato autori e mandanti del delitto attraverso un’intensa attività investigativa.

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