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di ANTONIO CORRADOPer circa un’ora è sembrato di assistere al finimondo. Ieri pomeriggio, intorno alle 15 e fino alle 15.46, una tromba d’aria si è abbattuta sul territorio di Metaponto di Bernalda, procurando danni ingenti a colture agricole e piante.
Un evento per certi versi prevedibile, in caso di grosse concentrazioni di calore nell’aria durante le ore antimeridiane. Calamità che colpiscono il territorio a macchia di leopardo, come piccole tempeste tropicali, ma provocano danni ingenti alle cose e anche alle persone, che si trovassero a percorrere strade o poderi. Ancor peggio se si è al lavoro in un terreno agricolo.
Le prime chiamate ai Vigili del fuoco sono arrivate intorno alle 15, diversi cittadini del borgo di Metaponto e delle aree limitrofe, segnalavano prevalentemente grossi alberi caduti sulla sede stradale, eucalipti e pini nella zona di Metaponto borgo.
Il sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi, ha riferito che segnalazioni sono giunte anche dalla località “Pizzica”, al confine con l’agro di Montescaglioso, dove si sarebbero verificati i danni maggiori soprattutto alle colture arboree.
Gli uffici tecnici del Comune sono stati allertati per gli interventi del caso, mentre per una stima dei danni subìti dalle colture si attende un sopralluogo che sarà effettuato solo oggi, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni professionali agricole. I Vigili del Fuoco hanno lavorato per ore prima di mettere in sicurezza alcune strade piuttosto trafficate e quasi interrotte dalla caduta di grossi alberi. L’arteria più colpita è certamente la Provinciale 154, che dalla Provinciale 175 Matera-Metaponto conduce a Bernalda. Una strada piuttosto stretta e piena di curve, con tanti alberi di alto fusto a segnare il tracciato. Qui si sono registrate le maggiori cadute, anche perchè si tratta di vegetazione spontanea. Il lavoro dei vigili del fuoco è durato fino alle prime ore della serata.
Per fortuna, non si registrano danni a persone, anche se la violenza dell’evento calamitoso ha provocato una certa agitazione nei residenti delle contrade e nei titolari delle tante aziende agricole che vivono e lavorano nell’area interessata dal piccolo tifone, con pioggia torrenziale improvvisa, accompagnata da raffiche di vento.
L’area metapontina non è nuova a questi fenomeni improvvisi e violenti. L’anno scorso è stata la grandine a farla da padrone, soprattutto nella zona di Rotondella, Policoro e Scanzano. Questa è la stagione peggiore. Da tempo il Co.pro.di di Basilicata, sottolinea la necessità di assicurare le colture per sopperire, almeno con un risarcimento, ai danni di questi eventi straordinari.

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