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L’attività dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale in Calabria, è al centro di un’interrogazione presentata dal deputato Angela Napoli ai ministri dell’Ambiente e dell’Economia e delle finanze. «La Calabria – afferma l’on. Napoli – è da oltre 12 anni commissariata per l’emergenza ambientale ed è stata in tal senso destinataria di numerosi finanziamenti. Alla Direzione dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza regionale si sono alternati diversi Prefetti, alcuni dei quali hanno stilato relazioni puntuali e preoccupanti e sono stati anche auditi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti del tempo».
«La nuova Amministrazione regionale – prosegue il testo – ha, purtroppo, ereditato una situazione di sfascio ambientale, nonostante tutto il citato tempo di commissariamento ed è dei giorni scorsi lo stanziamento, da parte della Giunta regionale di 5 milioni per un piano ‘tampone’ per fronteggiare la prevedibile emergenza depurazione nei comuni costieri in vista dell’estate. Servirebbero ben 300 milioni di euro per sopperire parte del degrado ambientale esistente».
Nell’interrogazione, la parlamentare chiede di sapere «quali gli interventi in materia di Commissariamento per l’emergenza ambientale in Calabria» e «se non si ritenga di revocare la nomina in atto del Commissario per l’emergenza ambientale». Angela Napoli chiede di sapere anche «di quali e quanti finanziamenti ha goduto la Calabria dal periodo di istituzione del Commissario per l’emergenza ambientale ad oggi».

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