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La sinagoga aperta a Serrastretta dalla prima rabbina riformata d’Italia, Barbara Aiello (in foto), americana di origine italiana, ha come obiettivo quello di far conoscere ai calabresi le loro origini ebraiche. Della sinagoga e delle sue attività si parla in un reportage di Ariela Bankier del giornale Hàaretz e ripreso dal settimanale Internazionale.
Barbara Aiello proviene da una famiglia di anusim, discendenti degli ebrei costretti a convertirsi al cristianesimo durante l’inquisizione. La rabbina ha aperto la sinagoga Ner Tamid del sud (luce eterna del sud), la prima da 500 anni.
E in un’antica casa di famiglia ha fondato il centro per la ricerca e lo studio sugli ebrei in Calabria e Sicilia. «La Calabria – racconta Aiello – è piena di resti archeologici e culturali di antiche comunità ebraiche. Da alcuni studi è emerso che quasi il 40 per cento dei calabresi potrebbero avere origini ebraiche. Molti ebrei costretti a convertirsi al cristianesimo continuarono per centinaia di anni a coltivare la loro fede in segreto. Nella Calabria degli anni venti la famiglia di mio padre mantenne in segreto le tradizioni ebraiche. Prima di accendere le candele dello shabbat mia nonna chiudeva tutte le imposte per non farsi vedere da nessuno».
L’apertura della sinagoga e del centro studi ebraici è stata una novità rivoluzionaria per tutte le persone che li frequentano. «Prima, chi era interessato – prosegue la rabbina – a vivere secondo i precetti dell’ebraismo, a riscoprire le tradizioni della sua famiglia o far luce su alcuni lontani ricordi, non sapeva come fare». Attualmente più di ottanta famiglie seguono le attività della rabbina e il loro numero aumenta ogni anno.

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