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Verrà proclamato domenica 18 luglio il vincitore del Premio Tropea 21010. A contendersi il riconoscimento sono Alice Gimenèz-Bartlett, con «Il silenzio dei chiostri» (Sellerio), Gad Lerner con «Scintille» (Feltrinelli) e Mattia Signorini, con «La sinfonia del tempo breve» (Salani) finalisti della quarta edizione del premio letterario Dalla vittoria di Roberto Saviano con «Gomorra» nella prima edizione del Premio Tropea (2007), passando per Gianrico Carofiglio con «Ragionevoli Dubbi» e Carmine Abate con «Gli Anni Veloci», l’edizione 2010 si apre agli autori internazionali con la presenza, tra i candidati, di Alicia Gimènez Bartlett.
Il Premio che si svolgerà dal 16 al 18 luglio a Tropea, oltre ai finalisti, ospiterà Enzo Limardi (Zelig), Corrado Calabrò, Angela Bubba, Giorgio Pasotti, Andrea Di Consoli, Luciano Marrocu, Enzo Romeo e tanti altri per discutere di letteratura, attualità e spettacolo. La 4a edizione del Premio Tropea si contraddistingue per la varietà dei titoli. A fianco delle firme «forti» quali, tra gli altri, Alberto Bevilacqua, Ildefonso Falcones e Gad Lerner, compaiono anche nomi di esordienti – già piccoli casi letterari – tra gli altri, Angela Bubba o Giovanna Moscato, entrambe espressione di case editrici, Elliot per la prima, Aracne per la seconda, di medie dimensioni che si ritrovano grazie al Premio «Tropea» a «competere» con i «grandi vecchi» dell’editoria quali Mondadori o Rizzoli.
E quest’anno fa la sua «prepotente» comparsa il Gruppo editoriale Mauri Spagnol (Gems), che la fa quasi da padrona e offre un ampio ventaglio di generi e autori. In questo il Premio «Tropea» si dimostra specchio fedele del mercato editoriale che, come abbiamo visto negli ultimi mesi, ha visto il gruppo di Mauri Spagnol – grazie all’acquisizione di case editrici storiche – seguire il passo delle major Mondadori e Rcs.
Ma soprattutto il «Tropea» allarga quest’anno gli orizzonti, ben più ampi dunque di quelli nazionali: diversi i successi editoriali esteri tradotti in Italia – quasi un terzo dei libri in concorso. Un trend importante, seguito da tempo dalle case editrici italiane, sia quanto ad acquisto di titoli stranieri sia quanto a vendita dei diritti esteri dei propri libri in catalogo.
L’editoria si globalizza e il Premio «Tropea» registra ed amplifica questo fenomeno. Si preannuncia così, tra grandi firme, stranieri ed esordienti, in questa edizione del Premio «Tropea», davvero una bella partita tra autori, titoli e case editrici. Ma siamo sicuri che alla fine a spuntarla sarà solo la «buona lettura». La manifestazione si svolge in tre serate. I finalisti del «Premio Tropea» sono stati selezionati all’interno di una rosa di 30 libri selezionati dalla giuria. Ora la parola passa ai 409 sindaci di tutta la Calabria, che dovranno decretare – col voto combinato di una giuria popolare composta da 41 persone tra studenti e cittadini della celebre località turistica – il vincitore assoluto del Premio. In tal modo il territorio regionale viene educato alla cultura del libro. Il coinvolgimento dei sindaci è uno tra gli elementi più innovativi del Premio: grazie proprio alla diffusione capillare dei libri si fa tramite di un messaggio culturale – fondamentale per il sano sviluppo sociale nonchè economico di un paese – imperniato sull’importanza del leggere.

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