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Nove persone sono state arrestate alle prime ore del mattino nel reggino e in Lombardia accusate, a vario titolo, di traffico e spaccio di stupefacenti, furto aggravato dalla ricettazione, porto e detenzione abusive d’armi e munizioni.
Gli arresti, in applicazione di una misura cautelare emessa dal gip di Palmi Silvia Capone, sono stati eseguiti in alcuni centri della Piana di Gioia Tauro, nel reggino, dal personale del commissariato di Cittanova, con il supporto delle squadre mobili di Reggio Calabria, Padova e Brescia e di altri commissariati della Piana.
Le nove persone finite in manette sono la cittanovese Angela Carbone, 39 anni, e Antonio Larosa, 28, di Taurianova (Rc), entrambi già in carcere per fatti inerenti al medesimo procedimento penale, Giuseppe Larosa, 32 anni di Taurianova, Martino Rettura, 27 di Rizziconi (Rc), Rocco Carbone, 25 anni, e Alfredo Misiti, 24, entrambi di Rosarno (Rc) e detenuti per altra causa; Raniero Spanà di Cinquefrondi (Rc); Salvatore Ruffo, 37 anni di Taurianova, e Vincenzo Roma, 25enne della provincia di Napoli, ma rediente a Desenzano del Garda (Bs).
I particolari dell’operazione sono stati resi noti durante una conferenza stampa tenuta in procura a Palmi, dal procuratore capo Giuseppe Creazzo e dal commissario capo di Cittanova Lorena Cicciotti. Secondo quanto emerso, le indagini hanno preso il via nell’ottobre del 2009 e hanno avuto come punto di partenza il montoraggio della coppia Angela Carbone e Salvatore Ruffo che, dalla Piana di Gioia Tauro, si erano trasferiti in provincia di Brescia, dove avrebbero riorganizzato le loro attività criminali.
Le indagini della polizia hanno consentito di monitorare la coppia fino al suo rientro in Calabria e al successivo arresto di Ruffo da parte degli agenti del commissariato di Cittanova, nel febbraio 2009, per porto e detenzione di un fucile e munizioni. La Carbone, secondo la ricostruzione operata dalle forze dell’ordine, si sarebbe legata a quel punto ad Antonio Larosa, con il quale si sarebbe dedicata allo spaccio di stupefacenti. Investigando sulla coppia, la polizia è arrivata a ricostruire la rete di spacciatori e i fornitori degli stupefacenti. Fornitori individuati nei due rosarnesi Rocco Carbone ed Alfredo Misiti. Grazie all’ausilio delle intercettazioni ambientali, la polizia è riuscita ad attuare diversi riscontri investigativi. Uno tra tutti, l’arresto della Carbone e di Larosa, il 25 aprile scorso, quando furono intercettati mentre in auto trasportavano della droga. I due cercarono una rocambolesca fuga, speronando l’auto di pattuglia della Polizia e gettando dal finestrino lo stupefacente che avevano appena comprato, circa 700 grammi di marijuana e 6 di cocaina, poi recuparato dagli agenti. La droga era già divisa in dosi.

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