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In Calabria ci sono 3100 detenuti nei 12 istituti penitenziari in funzione, 1200 in più di quanto prevederebbe la capienza delle carceri. Queste le cifre diffuse oggi dal Sappe, il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, che ha tenuto una conferenza stampa nel carcere di Cosenza. «Gli agenti sono 1520, come nel 2001», ha detto Giovanni Battista Durante, Segretario nazionale del Sappe. «Il sovraffollamento delle carceri – ha aggiunto – è dovuto poi essenzialmente alla presenza di detenuti stranieri ed extracomunitari, che sono 800 in Calabria. E poi ci sono i tossicodipendenti, che potrebbero essere ospitati nei centri di recupero, se ce ne fossero a sufficienza». Presente anche il Segretario regionale del sindacato, Damiano Bellucci, che ha sottolineato come non ci siano fondi per gli straordinari degli agenti e come ormai i mezzi utilizzati per il trasferimento dei detenuti siano del tutto fatiscenti. Secondo il Sappe, bisognerebbe poi differenziare gli istituti di pena secondo i detenuti che devono ospitare, creando delle carceri per criminali pericolosi e delle carceri per chi ha invece commesso solo reati minori.

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