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di BIAGIO TARASCO
HA varcato la soglia dei cento anni il 6 novembre 2009, festeggiato nella caserma dei Vigili del fuoco da autorità locali e giovani colleghi. Giovanni Masciandaro, il vigile del fuoco più anziano d’Italia, non è riuscito però a raggiungere il traguardo delle 101 candeline e si è spento ieri a Matera.
Nonostante l’età avanzata, viveva da solo, aiutato per qualche incombenza dalla nipote, e conduceva una vita indipendente, senza grossi problemi di salute. Fino a qualche settimana fa assaporava con gioia la sua routine quotidiana. La mattina presto una passeggiata in centro e al mercato della frutta.
Subito dopo, poco prima delle nove, una tappa nella Biblioteca provinciale, dove si dedicava alla lettura dei quotidiani, senza ricorrere all’uso degli occhiali. Rimasto vedovo dodici anni fa, senza avere avuto figli, era l’ultimo rimasto in vita di sette fratelli (cinque maschi e due femmine), quasi tutti scomparsi in età avanzata. Masciandaro era entrato nel Corpo dei civici pompieri a Roma, come vigile scelto, nel 1939, e aveva svolto anche due anni di servizio in Africa, come aviatore. Prima di tornare a Matera ha prestato servizio un anno a Napoli e quattro anni a Brindisi. Nella sua città nativa ha lavorato fino al 1961, quando andò in pensione all’età di 52 anni.
Giovanni Masciandaro si sentiva sempre parte del Corpo dei vigili del fuoco, come testimoniavano la spilletta del Corpo, che indossava perennemente sulla giacca, e le visite quasi quotidiane in caserma, dove era sempre accolto con tutti gli onori e le accortezze. Uno dei suoi ricordi più intensi era quella della partecipazione alle operazioni di spegnimento che, a metà degli anni ’50, si erano svolte per alcune settimane a Policoro, dove un incendio devastò il bosco Pantano.
Il papà dell’ex pompiere era uno dei più conosciuti falegnami di Matera. La sua bottega si trovava in via del Corso, dove oggi c’è la drogheria Latorre. Uno dei fratelli di Giovanni Masciandaro è stato un affermato architetto, mentre un altro è diventato un apprezzato scultore. La famiglia del falegname, che abitava nei Sassi in via Madonna delle Grazie, doveva essere ancora più numerosa, in quanto alcuni figli morirono piccolissimi.
Persona cordiale e aperta al dialogo, Giovanni Masciandaro, nel corso di un’intervista rilasciata al Quotidiano della Basilicata in occasione dei suoi cento anni, confessò che il segreto della sua longevità era racchiuso nelle lunghe passeggiate, in un buon piatto quotidiano di pastasciutta e poco vino rosso. Le ore libere le trascorreva con piacere anche davanti alla Tv, dove preferiva i programmi condotti da Carlo Conti e le trasmissioni di Retequattro.
Quando le temperature erano piacevoli, Masciandaro non si negava una visita all’ipermercato di Venusio, che raggiungeva in autobus. L’ex vigile del fuoco è stato anche uno dei più anziani elettori materani nelle elezioni comunali dello scorso marzo.
Anche in quell’occasione il Quotidiano raccolse la sua testimonianza: “Il Signore mi ha dato tanto”, disse dall’altezza del suo cammino durato un secolo. Ai suoi funerali, che si svolgeranno questa mattina, alle ore 10, nella chiesa di Cristo Re, parteciperà anche un drappello del Vigili del fuoco del comando provinciale di Matera per l’ultimo saluto al loro vecchio collega di viaggio fra pericoli e vite salvate all’ultimo momento. Un altro grande figlio lascia la città dei Sassi.

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