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Porta la firma del presidente del Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (in foto), dell’assessore regionale all’Ambiente, Franco Pugliano, e del presidente della IV Commissione consiliare, Alfonso Dattolo, il primo progetto di legge in Calabria per «interventi a sostegno dei soggetti affetti da Alzheimer (e sindromi correlate)».
«In Calabria – spiega una nota dei promotori – le persone affette dalla patologia degenerativa sono 35mila. Secondo il rapporto Censis, in Italia, il numero dei soggetti affetti da Alzheimer è destinato a raddoppiare. Ecco perchè è importante prestare un aiuto socio-assistenziale a tutte quelle famiglie calabresi che gestiscono gli anziani affetti da demenza, preventivando per loro una serie di interventi mirati. La proposta di legge in questione, per tanto, prevede: l’istituzione di un Centro regionale Alzheimer e sindromi correlate; la formazione di un gruppo multidisciplinare a base provinciale formato da operatori e referenti scientifici dei vari ambiti disciplinari (geriatria, neurologia, psichiatria e medicina di comunità); la creazione di centri diurni; l’istituzione di un Osservatorio epidemiologo regionale sul fenomeno; un sostegno per le famiglie a basso reddito per l’assistenza domiciliare; l’avvio di corsi di formazione e aggiornamento del personale socio-sanitario, nonchè degli assistenti famigliari, delle badanti e dei volontari, che prestano la loro opera a contatto con i malati d’Alzheimer; un aiuto alle attività svolte dalle associazioni di volontariato impegnate nel settore; un sostegno all’assistenza globale del malato e della famiglia attraverso l’individuazione delle specifiche esigenze del soggetto; l’istituzione di Sportelli informativi per l’Alzheimer». «Credo che dietro progetti di legge simili – ha dichiarato in proposito Pacenza – non possano crearsi spaccature politiche.
E’ un atto di civiltà che il consiglio regionale deve alla Calabria. L’Alzheimer colpisce il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni. È un problema di rilevanza sociale che investe migliaia di famiglie nella nostra regione. Questa proposta di legge, oltre che un aiuto vero e proprio in termini economici ed assistenziali, è un incoraggiamento nei confronti di chi, quotidianamente, deve fronteggiare i disturbi fisici e mentali apportati da questa patologia degenerativa».

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