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di VITO BUBBICO
SAN MAURO FORTE – Tragedia sfiorata a San Mauro. Lunedì sera, intorno alle 20,30, è crollato il solaio di una abitazione del centro storico, precisamente in via Mario Pagano al numero civico 44. Fortunatamente Maria Teresa Tardella, classe 1930, l’anziana donna che lì vi abitava è incolume, ma lo spavento deve essere stato davvero forte. Solo per una fortunata casualità, infatti, sembra che si siano evitate conseguenze più gravi. Almeno secondo la ricostruzione fattaci dal primo cittadino Francesco Diluca, che si è prontamente recato sul posto dopo essere stato allertato dai Carabinieri della locale stazione. L’anziana signora alla vista di alcuni calcinacci sul pavimento del soggiorno/sala da pranzo aveva prontamente pulito e si era spostata in cucina a sbrigare altre faccende domestiche. Poco dopo, avendo nuovamente trovato altri detriti per terra, aveva ripetuto l’operazione di pulizia ed era rientrata nella cucina. Nel mentre, fortunatamente, era ancora lì ha poi sentito il boato del crollo vero e proprio della volta della stanza del soggiorno-sala da pranzo, dove solo pochi attimi prima aveva sostato per pulire il pavimento. Come dicevamo, sul posto sono giunti i familiari e prontamente i Carabinieri della locale stazione che hanno a loro volta allertato il 118, i Vigili del fuoco del distaccamento di Ferrandina e il sindaco. Probabilmente è da ricercare nella scarsa manutenzione e nelle recenti piogge la causa del collasso del manufatto. E’ dallo stesso verbale dei Vigili del fuoco che si apprende, infatti, che dal loro sopralluogo si è constatato «che il tetto della copertura, costituito da una capriata in legno, era parzialmente crollato in corrispondenza della sala da pranzo» e che «la predetta struttura presentava ulteriori distacchi d’intonaco, probabilmente connessi ad infiltrazioni di acqua piovana». Da qui la comunicazione ufficiale agli organi comunali (sindaco e ufficio tecnico) per dire che secondo la loro valutazione, l’abitazione in questione, andava «dichiarata inagibile al fine di salvaguardare la pubblica e privata incolumità, in attesa dei necessari lavori di rifacimento della copertura e di manutenzione straordinaria». Per la stessa, inoltre, si raccomanda anche di procedere «all’installazione di adeguate opere provvisionali di puntellamento». Ora l’anziana donna soggiornerà a casa di parenti, essendo stata la sua abitazione, con sequenzialmente, interessata da una inevitabile ordinanza di sgombero (la numero 21 del 20-7-2010) a firma del sindaco. Lo stato di degrado del patrimonio edilizio privato del centro storico è davvero preoccupante. Già da queste colonne, in passato, abbiamo avuto modo di scrivere in proposito. Se ci si inoltra, infatti, nelle strette vie del paese è facile imbattersi in diversi altri fabbricati (abitazioni o magazzini) o già completamente diroccati o in procinto di esserlo, nonché altri che presentano evidenti segni di avanzato stato di disfacimento. E’ una condizione di pericolo permanente che necessiterebbe, quantomeno, di un monitoraggio. Specie per quei fabbricati disabitati e i cui proprietari risiedono fuori, spesso senza più alcun parente vivente sul posto, al fine di evitare che in futuro ci possa scappare quella disgrazia ora fortunatamente evitata.

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