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di PIERO QUARTOMATERA – «UN PD irresponsabile che tiene in ostaggio il sindaco. Tale situazione non è più procrastinabile e invitiamo il Sindaco Adduce a prendere atto dell’empasse in cui si trova e dalla quale, riteniamo, potrà uscire solo con fermezza e determinazione e, se necessario, anche attraverso le conseguenti dimissioni». Le parole, pesanti, sono di Vincenzo Massari, Angelo Lapolla, Gianfranco De Palo ed Enzo Acito cioè i quattro consiglieri comunali della Lista Stella che vanno giù duro in una nota nella quale criticano il comportamento del Pd ed invitano il sindaco a prendere ogni decisione necessaria per uscire dallo stallo compresa quella delle dimissioni. E’ il segnale che anche nella maggioranza le crepe cominciano ad aumentare e che la situazione rischia, davvero di poter sfuggire di mano.
I consiglieri della Lista Stella ricordano anche di aver «con senso di responsabilità e lealtà verso il Sindaco ed i partiti della coalizione, rispettato gli accordi politici sottoscritti, accordi che tenevano conto delle differenti sensibilità risultanti dalla competizione elettorale superando, al contempo, personalismi e logiche meramente spartitorie». L’attacco al Pd “irresponsabile” che “tiene in ostaggio” il sindaco è di quelli che pesano anche perchè i quattro consiglieri della Lista Stella trovano l’appoggio anche di Idv. Lo spiega Brunella Massenzio presidente in pectore che però non è riuscita a tagliare il traguardo: «anche noi riteniamo che il sindaco non può essere ostaggio di un partito e rimanendo questa situazione di stallo deve trarne le dovute conseguenze. I rapporti con il Pd? Noi siamo nel centrosinistra in maniera strutturale ma il Pd dimostra di non essere garante della coalizione e noi siamo pronti a fare una riflessione e se il caso anche a rivedere gli accordi». Poi una battuta sulla sua mancata elezione alla presidenza: «sono dispiaciuta perchè non si è concretizzato un risultato voluto da tutti i partiti della coalizione che ha sostenuto Adduce, solo due componenti hanno preso una posizione diversa» conclude Massenzio.
Se Lista Stella e Italia dei Valori invitano il sindaco a rompere gli indugi e uscire dallo stallo politico che si è determinato, altrettanto critico è il commento dei Socialisti che con Michele Lamacchia lamentano lo scarso coinvolgimento nelle decisioni e giudicano «vergognosa la situazione che si è determinata. E’ incredibile», aggiunge Lamacchia, «che ci sia uno stallo da cui è difficile uscire. Questa maggioranza assomiglia molto di più ad un condominio rissoso che non ad un Consiglio comunale, mi pare che ci siano dei dilettanti allo sbaraglio. Ma la cosa che mi dispiace è che i Socialisti non sono mai stati coinvolti nelle scelte, vengono a conoscenza degli accordi attraverso i giornali o solo all’ultimo minuto».
Poi la proposta rilanciata da Lamacchia: «noi crediamo si debba trovare un nome condiviso dall’intero Consiglio, avevamo proposto in tempi non sospetti visto l’esito elettorale di lasciare ad Angelo Tosto la presidenza del Consiglio, un modo per dare unità alla città e al Consiglio. Noi comunque prendiamo le distanze da un modo di fare che non ci sta in nessun modo tenendo in considerazione».
«A LASCIARE non ci penso proprio, è un gesto estremo a cui si ricorre in una situazione estrema. Non è questo il caso, rispetto il parere dei consiglieri ma sono concentrato sul lavoro e sulle cose da fare, presto supereremo questa fase».
Salvatore Adduce prova a mostrare un forte ottimismo, cosa non facile, in una situazione di oggettiva difficoltà nella quale si ritrova dopo l’ultimo Consiglio comunale e le tante reazioni preoccupate e polemiche. Adduce conosce bene i problemi che a partire dal partito Democratico hanno coinvolto poi tutto il resto della maggioranza: «logiche che non rinnego perchè le conosco», sottolinea spiegando però ancora criticamente che «non vi può essere una drammatizzazione eccessiva di questa situazione che ben presto riusciremo a risolvere».

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