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di Renato Carpentieri
MATERA continua a lavorare a Cascia. Ancora cinque giorni di lavoro e poi dovrebbe variare il programma iniziale. Infatti, dopo il test col Messina, potrebbero esserci due giorni di riposo e poi il lavoro continuerà a Matera.
In sostanza il Matera dovrebbe restare a Cascia fino a martedì, poi continuerà in sede.
In sostanza, l’annuncio del ripescaggio del 4 sarà assorbito con la squadra al riposo e il 6 e 7 agosto ci sarà lavoro in sede. Una scelta dettata dai problemi relativi ad una situazione in cui Matera non è né carne né pesce. Nel senso che attualmente il Matera non può operare sul mercato perchè ufficialmente non può tesserare nessun atleta proveniente dai professionisti, quindi si procederà a fari spenti almeno fino al consiglio federale. Un’assise nella quale si dovrebbero conoscere anche i gironi e non mancheranno le sorprese. In attesa del verdetto finale previsto per il 4 agosto, proviamo a ipotizzare i cinque gironi di Lega Pro, ridotti sensibilmente.
Prima Divisione (due gironi da 18 squadre) con le ripescate Bassano, Barletta, Gela, Nocerina, Paganese, Pavia, Pisa e Siracusa

Seconda Divisione (un girone da 17 club e due da 16 squadre) con le ripescate: Avellino, Bellaria, Campobasso, Carpi, Carrarese, Casale, V.Entella, Latina, L’Aquila, Matera, Pomezia, Pro Belvedere Vercelli, Renate, Sanremese, Trapani e Vigor Lamezia. Sotto i fari le posizioni di Campobasso e Avellino, mentre non dovrebbero esserci sorprese relative all’inserimento del Fortis Trani. Le indiscrezioni sono di un’Italia della Lega Pro di seconda Divisione tagliata a forma di T. In sostanza il girone A sarà di 17 squadre e solo al Nord, mentre il resto sarà tranciato a metà da Bologna alla Sicilia. In sostanza per Matera e Latina non ci dovrebbero essere speranze di incontrarsi. Mentre Bellaria-Matera è molto più probabile. Perchè il girone C dell’anno scorso è stato in sostanza ridotto a due o tre superstiti tra ripescate in Prima divisione e cancellazioni. Melfi, Brindisi, Aversa, Cisco Roma e poche altre. Ma è chiaro che i costi saranno molto più elevati. La novità, però, più importante è relativa alla possibilità che ci sia una sola retrocessione in serie D e che questa avvenga dopo i play out, mentre per le promozioni non dovrebbe cambiare quasi nulla.
In sostanza, in Seconda Divisione si prospetta una grandissima rivoluzione, con un campionato da sedici squadre per trenta giornate. Questo, però, potrebbe fare slittare anche le date d’inizio del torneo, visto che è stato di molto ridotto. Invece del ventidue agosto, l’inizio potrebbe essere un mese dopo, e questo farebbe sorridere molto il Matera, che così potrà fare un mese di preparazione e, concentrarsi solo sulla Coppa Italia, obbiettivo da non trascurare assolutamente. Chi ci sarà di certo è il Melfi di Ciullo, un altro ex materano insieme a Pasquale Naglieri. Sarà questo il grande derby di quest’annata sportiva alle porte. Oggi, è davvero difficile poter pronosticare il Girone C della Seconda Divisione. C’è ancora molto da sapere, e il quattro agosto, il giorno dei gironi, tutti i dubbi verranno sciolti.
OGGI IN CAMPO- Dopo il test con il Taranto oggi è in programma F.C. Matera-Pontevecchio a Cascia (PG), con inizio ore 17.00. Non dovrebbe esserci Scarpato che sta smaltendo l’infortunio che l’ha costretto a uscire dopo 11 minuti contro il Taranto. Il tecnico Adriano Cadregari dovrebbe dar fiducia ai più giovani, perchè tatticamente spetterà a loro conquistare credito.
CONTE SALUTA- MARCO Conte fa chiarezza. L’ex centrocampista biancoazzurro ha spiegato i motivi che l’hanno portato a non essere a Cascia col Matera.
«Ho lasciato Matera perché mi aveva contattato l’Andria. Era una grande occasione andare in Prima Divisione. Però, l’ho fatto senza dire alla società del Matera che sarei andato via. Ero troppo preso da questa opportunità. Però, dopo qualche giorno ho capito che avevo sbagliato, e sono tornato a Matera per fare le mie scuse al presidente Perniola e al direttore sportivo Dimitri. Ho chiesto anche alla società di poter restare in maglia biancoazzurra. Però, purtroppo, loro non hanno voluto. La società mi disse che io sapevo di essere fra i giocatori che dovevano essere riconfermati. Era il premio per in questi due anni aveva fatto bene. Però, la società ha fatto delle scelte diverse. A me dispiace molto, anche perché qui mi sentivo a casa». Due anni e tanti tecnici, e un finale d’esperienza pirotecnico con Rizzo?

«Ci sono stati Foglia Manzillo, Danza, Giusto e Rizzo. Sicuramente, ognuno di questi tecnici mi ha lasciato qualcosa di positivo. Ho avuto un buon rapporto con tutti e quattro, come da padre e figlio. Però, con Rizzo c’è stato qualcosa in più. Infatti, quando arrivano i risultati, c’è sempre un qualcosa di più. Però anche con gli altri mi sono trovato bene. Forse, gli altri tre non hanno avuto la fortuna che ha avuto il tecnico leccese, però, comunque, non è stato male. Però, posso dire che, prima di aver trovato degli allenatori, ho trovato davvero ottime persone, e credo che questa sia la cosa principale, ed anche un fattore molto importante”.

Ora cosa succede ?

«Non vado ad Andria, perché la trattativa è svanita. Però, comunque ci sono altre trattative. Voglia di giocarmi una chance il Lega Pro. Mi sarebbe piaciuto avere l’opportunità di poterla fare con il Matera. Però, come ho detto prima, mi sono subito pentito di non aver avvisato la società di questa trattativa con l’Andria, ed in qualche modo ho cercato di rimediare. Ma non credo di esserci riuscito. Spero che ci possa essere il modo di poter ritornare ancora una volta a vestire la maglia del Matera. Io sono disposto a qualsiasi sacrificio, anche economico, per tornare lì”. Ma, da quanto si è evinto non sono i soldi il problema. Comunque Conte ha avuto un rapporto con i tifosi eccellente.
«I tifosi sono stati sempre fantastici. E soprattutto quest’anno. Anche loro ci hanno dato una mano per poterci al trionfo della Coppa Italia. Per poi, essere straordinari nel pomeriggio di Chieti, quando ci hanno sostenuto da primo all’ultimo minuto. Quella sera poi, allo stadio abbiamo trovato un pubblico in festa, chi era in città e chi era tornato da questa trasferta, si sono uniti per fare festa. E’ stato bellissimo andare fra la gente. Dopo tredici anni, veramente tantissimi per una piazza come Matera, che merita il grande calcio. Ora è fatta, i tifosi possono festeggiare questo ripescaggio, ed io sono contento per loro e per questo traguardo che è stato raggiunto”.
Il gol al Pomezia?
«E’ stata la ciliegina sulla torta della mia stagione. Non so veramente come sia nato, ogni tanto si prova anche da distanze impossibili. E’ stata veramente una gioia immensa. Avevo detto a qualcuno che sentivo di segnare alle fasi finali dai play off, e questo è successo. Dopo che ho segnato, lo stadio è esploso, è stato davvero un momento bellissimo, vedere tutta quella gente che si abbracciava ed esultava, e nel frattempo io cercavo di capire realmente cos’era successo. Questo gol è arrivato veramente nel migliore dei modi».

Sei stato uno dei pochi che ha onorato la maglia.

«Mi sarebbe piaciuto continuare ad onorarla. Comunque, ringrazio tutti per questi due anni meravigliosi. Partendo dal presidente, fino ai magazzinieri e alla gente. E se un giorno riuscirò a fare qualcosa di buono nel mondo del calcio, Matera sarà stato il mio punto di partenza, e di questo ne sono contento».
r.c.

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