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Avrebbe agito con finalità discriminatorie e odio etnico, con l’aggravante di porto di arma atta ad offendere, il giovane arrestato per rapine pluriaggravate dai Carabinieri di Locri. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del tribunale dei Minori di Reggio Calabria, su richiesta della competente Procura della Repubblica.
L’arrestato non ha precedenti penali, ma, come sottolineano i carabinieri, rappresenta la terza generazione di una famiglia della Locride legata alla ‘ndrangheta ed è ritenuto l’autore di una rapina, consumata nel maggio di quest’anno, che ha avuto come vittima un cittadino indiano. In quell’occasione l’extracomunitario è stato privato del portafoglio e del telefonino cellulare e nel corso dell’azione delittuosa ha riportato lesione aggravate.
Nella stessa giornata, in due distinti episodi, l’arrestato avrebbe tentato di rapinare altri due indiani procurando loro delle lesioni aggravate al volto con un coltello.
Grazie alla collaborazione delle vittime, le quali non hanno esitato a denunciare i fatti, i carabinieri sono riusciti ad identificare il giovane. La comunità indiana residente a Locri aveva già fornito collaborazione ai Carabinieri in occasione dell’operazione denominata «Lacks» che aveva consentito di sgominare un’associazione a delinquere finalizzata all’ingresso ed alla permanenza clandestina in italica di cittadini indiani.

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