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«Il Capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha posto l’accento recentemente sui ritardi dellex Presidente della Regione Agazio Loiero, il quale, ancora una volta, replicando all’esponente del Governo, ha perso una buona occasione per stare in silenzio ed evitare di ricordare ai calabresi le sue incompite». Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale del Pdl Mario Magno. «Sarebbero davvero tante – aggiunge – le criticità da porre in rilievo, ma oggi la notizia che evidentemente non fa felice Loiero è che Scopelliti è riuscito a rendere operativi i primi interventi per Ianò, Gimigliano e Maierato. L’ex presidente si dimentica probabilmente che, per iniziare dalle problematiche relative al Piano degli interventi dell’Opcm 3741 del 2009, fu effettuato il censimento delle sole spese per somme urgenze, ‘dimenticandò volutamente tutte le altre voci di fabbisogno previste dall’ordinanza (autonoma sistemazione, contributi ai privati, contributi alle imprese). Questo, evidentemente, per la ricerca di un ‘rapportò stretto con i Comuni. I fondi statali dell’Opcm 3741/2009 per le somme urgenze, pur disponibili, non furono trasferiti ai Comuni entro fine legislatura poichè la tattica era quella di tenere ‘in ostaggiò i sindaci, in vista delle elezioni». «Il presidente Scopelliti, è bene ricordare – dice ancora Magno – poco dopo l’insediamento ha firmato l’OCD 7/3741 del 2009, erogando i contributi ai Comuni. Come dimenticare poi, rimanendo in tema di Protezione Civile, la Legge regionale 4 del 1997, meglio definita Legge organica di protezione civile, che non stata attuata nella parte relativa alla costituzione degli organi consultivi di cui agli artt. 8 e 9, ovvero il Comitato regionale ed il Comitato tecnico-scientifico di Protezione civile. Il settore, pertanto, non stato supportato, nelle proprie attività, da importanti organi consultivi, che avrebbero dovuto orientarne le attività e darvi impulso. Ciò è accaduto, principalmente, per la volontà di avere mano libera nelle decisioni e per il mancato accordo sui nominativi dei componenti i vari comitati. L’attività è stata sempre più incentrata verso un’unica persona che, nonostante non avesse alcun ruolo di direzione del settore, per carenza di titoli, si presentava, in ogni occasione utile, come il Capo della protezione civile. Cosa dire poi di sovrapposizioni o non chiarezza di ruoli e compiti tra strutture regionali, in materia di lotta attiva agli incendi boschivi, gestione delle attività di censimento danni a seguito di calamità, attuazione e monitoraggio delle ordinanze di protezione civile». «Sarebbero davvero tanti – conclude Magno – gli aspetti su cui porre l’attenzione. A noi interessa l’operatività e la concretezza che ha dimostrato ancora una volta il Presidente Scopelliti, uomo del fare. In tempi brevi, supportato da una struttura operativa, è riuscito a dare le prime risposte. Questo chiedevano i calabresi e le popolazioni che hanno sofferto senza ricevere, sino a poco tempo fa, la giusta attenzione degli organi regionali». (

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