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di MARIANGELA LISANTI
UN MURO di burocrazia e insensibilità tra apprensioni, pericoli e preoccupazione per i suoi cari che rischiano di restare senza casa, a causa di una serie di problemi statici e idrogeologici seguiti alla realizzazione dei lavori di adeguamento della statale 99 ” Matera-Altamura”.
Abbiamo incontrato Francesco Manicone, imprenditore materano che ha un’attività di produzione di legname in Bulgaria, che ci ha mostrato affranto le tante lesioni e i problemi di stabilità della sua casa realizzata con sacrifici tanti anni fa dai suoi genitori. Saltano immediatamente agli occhi fenditure irregolari sui muri perimetrali con i ” fessurimetri’ che evidenziano il degrado della casa, il pavimento sconnesso, la porta di ingresso bloccata dal dissesto. Nella zona circostante l’abitazione vi sono gli effetti procurati dal cantiere a seguito dalla deviazione e della mancata regimazione delle acque, che hanno trovato sfogo su un terrapieno a ridosso dell’incrocio per Santeramo. La terra finirà prima o poi sulla sede stradale e la cunetta soprastante che raccoglie le acque piovane già mostra una spaccatura. Manicone ci ha spiegato, inoltre, che, se un camion o un auto superassero la strada sterrata che è a ridosso del terrapieno, potrebbero finire di sotto con gravi conseguenze. ” Ho provveduto di persona -ha detto Manicone – ad installare dei cartelli di divieto, ma il rischio è tanto. Finiti i lavori né l’Anas di Basilicata, appaltatrice dei lavori, nè l’impresa esecutrice capofila Aleandri di Bari hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. Dobbiamo aspettarci incidenti gravi, prima di intervenire? La collinetta sulla quale poggia la nostra abitazione dà segni di cedimento, perché non si è provveduto a regimentare le acque. La casa è piena di lesioni ed è l’unico luogo dove possono vivere i miei fratelli disabili Luciano e Sergio, di cui mi occupo soltanto io. Ho famiglia anch’io e un’attività da mandare avanti, ma dobbiamo tutti fare i conti con una situazione di pericolo incombente. Nessuno ci aiuta, solo tanta insensibilità e disinteresse. Vorrei rivolgermi al prefetto, massima autorità locale di Protezione Civile, di sbloccare una situazione per la quale ho avviato anche azioni legali. Le perizie parlano chiaro: casa e collinetta sono a rischio e il degrado è aumentato dopo i lavori di adeguamento della statale 99”. E’ davvero una situazione disperata, tanto che Manicone sta pensando di attrezzare, in via provvisoria, una casetta in legno per evitare che quella muratura crolli loro addosso. “Aiutateci – ha proseguito – prima che sia troppo tardi. Questa situazione ha tolto salute e serenità a me, alla mia famiglia e a miei due fratelli. Io mi chiedo perché per i cittadini, che subiscono gli effetti dei cantieri, pur giusti per lo sviluppo del territorio, ci debbano essere solo insensibilità e burocrazia”.

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