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Che la gestione dei rifiuti e in particolare le azioni di smaltimento fossero uno dei grattacapi maggiori per gli enti locali, è cosa nota. Più di altro, da tempo gli amministratori lamentano l’alto costo che devono affrontare per il conferimento. Nel bacino centro (poco meno di trenta municipi che ruotano attorno al capoluogo e che insieme producono circa 140 tonnellate giornaliere di rifiuti) il conferimento avviene in molti casi in alcune discariche del Materano. Ma ieri un primo passo verso l’abbattimento del disagio sul capitolo spesa sembra arrivato dopo un percorso di dialogo con la Regione. A questo si aggiunge la notizia che a viale Verrastro sono stati recuperati i fondi necessari alla caratterizzazione del sito di Pallareta (su cui c’è anche la discarica chiusa da tempo).
Per tutti i comuni del “bacino centro” che conferiscono i rifiuti alla stazione di trasferenza di Tito (prima che da lì poi vengano conferiti in discarica) – spiega una nota – il prezzo sarà omogeneo e unico: 170 euro a tonnellata più iva. E poi «la Regione – ha spiegato il sindaco Santarsiero – valuterà ulteriori proposte tese a un ulteriore ribasso del costo di smaltimento».
Ieri, i sindaci dei Comuni dell’area si sono incontrati a Potenza proprio per affrontare questi temi. Sul tavolo le discussioni su tariffe di conferimento, smaltimento e necessità di far crescere la raccolta differenziata. E’ toccato al sindaco di Pignola, Ignazio Petrone, illustrare quelli che ritiene «i positivi risultati degli incontri effettuati da una delegazione di sindaci con l’assessore regionale all’Ambiente, Agatino Mancusi, che hanno portato ad avere sia un unico prezzo (i 170 euro più iva a tonnellata, ndr), sia un ribasso degli oneri del conferimento in discarica». All’assessore, spiegano i sindaci in una nota, vanno i ringraziamenti per la «concreta disponibilità portata in campo al fianco dei Comuni». Ciò che emerge, spiega Santarsiero, «è che i Comuni scendono in campo tutti insieme, da protagonisti», con un’interlocuzione che, forse, così, diventa anche più semplice. Trovando sponda nella consapevolezza «che il dialogo – spiega Mancusi – sia doveroso. Se il dipartimento regionale dialoga con i municipi alla fine le soluzioni ai problemi si trovano. Quello che abbiamo avviato è un percorso di corresponsabilità». Senza dimenticare il fronte differenziata: «E’ un tema con cui tutta la regione deve fare i conti, con punte di sofferenza e di eccellenza, distribuite sul territorio a macchia di leopardo. Ma stiamo elaborando un piano di intervento serrato».
Fin qui la strategia. Poi l’attenzione si sposta sul caso Pallareta. Perchè Santarsiero ha comunicato – prosegue sempre la nota ufficiale – di aver ricevuto dall’assessore Mancusi la delibera di giunta regionale con la quale si mettono a disposizione 200.000 euro per la caratterizzazione ambientale del sito della Pallareta. Su quell’ area si era aperta alcuni mesi fa una complicata querelle istituzionale: secondo il Comune non vi era necessità della procedura di verifica sull’eventuale inquinamento dell’area, prima di poter procedere con la realizzazione di una nuova discarica. Ma il ricorso al Tar contro quella richiesta della Regione aveva visto perdente Palazzo di città. Come fare? Ecco allora che «anche per risolvere nel migliore dei modi la querelle», la Regione ha messo a disposizione i fondi necessari. In quell’area insiste anche la vecchia stazione di trasferenza, ormai satura, su cui si erano moltiplicate le lamentele dei residenti. I rifiuti vi giacevano accatastati creando seri disagi (e qualche timore sulla salute). Ma sembra che nel frattempo anche questo problema vada incontro a una soluzione: il Comune – spiega l’amministrazione – era in attesa dell’autorizzazione per conferire quei rifiuti direttamente in discarica senza un precedente passaggio nella stazione di trasferenza di Tito, visto che quel processoera già stato consumato proprio a Pallareta.
Ora, se il procedimento di caratterizzazione dovesse dare esito positivo, potrebbe poi andare avanti il percorso per la realizzazione di una discarica pubblica di 95.000 metri cubi a disposizione dello stesso Bacino centro.
s.l.

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