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Primi tra tutti il commissario regionale del partito, Adriano Musi, e il capogruppo al Comune di Corigliano, Aldo Algieri che hanno chiesto, a nome del Pd «le dimissioni ‘immediate’ di Pasqualina Straface, sindaco di Corigliano Calabro, in seguito agli sviluppi dell’operazione antimafia ‘Santa Tecla’». Nel documento Musi e Algieri esprimono «infinita gratitudine» alle forze dell’ordine ed alla magistratura «per l’impegnativo lavoro svolto», e manifestano «preoccupazione per come il sindaco e la sua maggioranza stanno rapportandosi alla vicenda. In questi giorni – affermano – il Pd proprio per la delicatezza della situazione, ha ripetutamente manifestato la propria preoccupazione coinvolgendo il suo gruppo dirigente cittadino, i militanti e gli iscritti. Nessun approccio sommario e tanto meno giustizialista ma una posizione responsabile e rigorosa davanti ad una vicenda senza precedenti nella storia democratica di Corigliano».
«E’ preoccupante – prosegue il documento – che funzioni istituzionali di primo livello continuino ad ignorare persino le iniziative assunte dallo stesso Ministro di Grazia e Giustizia a riprova della gravità di quanto sta accadendo. Con i loro comportamenti e le affermazioni irresponsabili e faziose tentano di dividere la città tra ‘colpevolisti’ e ‘innocentisti’, mentre oggi Corigliano ha bisogno di atti di responsabilità, di rigore e di autorevolezza.
Le nostre posizioni di questi giorni, che riconfermiamo con la richiesta ancora più pressante di dimissioni del sindaco, ha avuto ed ha come riferimento solo gli interessi generali della città. Corigliano non merita ulteriori danni e mortificazioni tanto meno può essere trascinata in Calabria ed in Italia con una rappresentazione di irresponsabilità in cui la politica risulta incapace di autodeterminarsi e di assumere iniziative ormai irreversibili».
Per Musi e Algieri «il quadro che si va delineando purtroppo ogni giorno che passa mette la città di fronte ad un quadro assolutamente sconvolgente. I rischi di scioglimento del Consiglio Comunale sono sempre più alti e sarebbe una iattura per la città ma che avrebbe chiare e precise responsabilità nell’atteggiamento del sindaco e della sua maggioranza. Che dire poi della vera e propria farsa messa in atto dal presidente del Consiglio sulla mancata convocazione del consiglio comunale specifico sul punto della legalità proposto dal nostro gruppo e nella quale non intendiamo in alcun modo essere coinvolti».
«Inoltre – annunciano Musi e Algieri – per come avvenuto in altre iniziative giudiziarie, abbiamo già chiesto ai membri del Pd della commissione parlamentare Antimafia l’acquisizione di tutti gli atti del procedimento. Per quanto ci riguarda dunque, chiediamo al sindaco dimissioni subito, così come riconfermiamo che non ci faremo trascinare in nessuna bagarre politica perchè la vicenda ha connotazioni così drammatiche per la città ed il suo futuro che sarebbero davvero esiziali sbocchi diversi. Su questa impostazione, in queste ore, stiamo lavorando a costruire un fronte largo ed unitario che a partire dalle forze politiche del centro sinistra allarghi a tutte le rappresentanze, politiche, economiche sociali e culturali della città».

CARLO MIGLIORI – Membro della segreteria regionale del MPA
«Il sindaco di Corigliano deve fare un passo indietro e dimettersi dalla carica prima che sia costretto dagli eventi che si susseguono con grande rapidità». E’ quanto dichiara Carlo Migliori, membro della segreteria regionale del Movimento per le Autonomie (MPA). «Le notizie riguardanti il sindaco di Corigliano Pasqualina Straface e la sua famiglia – commenta Migliori – lasciano l’amaro in bocca ad amici e avversari politici. Dopo Eva Catizone sindaco di Cosenza, una donna politica – anche se di opposti orientamenti – era stata eletta sindaco della seconda città dellaprovincia, e ciò era sembrato un fatto molto positivo. In questi giorni – continua l’esponente Mpa – apprendiamo che due suoi fratelli sono stati arrestati e si trovano in regime di carcere duro e lei stessa, anche se non ha avuto avvisi di garanzia, risulterebbe coinvolta in un affaire di mercato del voto comunale che lascia stupefatti. Gli organi preposti appureranno di certo la veridicità dei fatti – conclude Migliori – ma la politica deve fare i passi indietro necessari per non compromettere le Istituzioni con comportamenti non trasparenti dei singoli».

La solidarietà di FRANCO CORBELLI – Diritti Civili
In un clima pesante il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rinnova invece la sua solidarietà al sindaco di Corigliano, Pasqualina Straface, che invita a «continuare a fare il sindaco della sua città, nell’interesse esclusivo della sua comunità come ha egregiamente e onestamente fatto in questo anno e nel passato da consigliere provinciale e comunale».
Corbelli chiede al procuratore capo di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, di «porre fine allo stillicidio di notizie sul possibile coinvolgimento della stessa Straface nell’operazione Santa Teclà, contro la ‘ndrangheta dello Ionio, della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Chiedo al procuratore Lombardo – continua – di confermare semplicemente quello che lui stesso, ritengo d’accordo con il pm dell’indagine, Vincenzo Luberto, ha dichiarato, in conferenza stampa, il giorno dell’operazione Santa Tecla, ovvero che il sindaco di Corigliano non è indagato e non ha nulla a che fare con questa indagine».

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