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di PIERO QUARTO
E’ ANCORA da risolvere la questione dell’ex Cosin. I 60 lavoratori della manutenzione delle strade che erano pronti, attraverso un accordo, ad accedere agli ammortizzatori sociali. Un’ipotesi che però al momento è impraticabile per una questione tecnica che fa riferimento all’inquadramento dei lavoratori stessi. Una situazione che il presidente della Provincia Stella si è impegnato a risolvere con i vertici dell’Inps ma che non tranquillizza la Regione tanto che ieri una nota ufficiale del dipartimento firmata dall’assessore alla Formazione, Lavoro e Cultura, Rosa Mastrosimone, conferma «la solidarietà ai lavoratori della Ex Cosin, già testimoniata dalla presenza del Dipartimento da lei rappresentato agli incontri svolti presso la Regione ma avverte, tuttavia, la responsabilità di ribadire, come già specificato ai tavoli tecnici, che gli stessi lavoratori ad oggi non presentano i requisiti per l’accesso agli strumenti degli ammortizzatori sociali». Insomma per ora non ci sono le condizioni per ottenere gli ammortizzatori sociali.
L’assessore confida comunque «in una forte e proficua azione che il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, saprà mettere in campo».
La nota della Mastrosimone non manca di scatenare preoccupazioni e timori, l’assessore raggiunto telefonicamente dal “Quotidiano” precisa: «al momento non c’è alcuna intesa, non ci sono le condizioni. I lavoratori pubblici (così sono inquadrati quelli dell’ex Cosin, ndr) non possono accedere agli ammortizzatori. Aspettiamo e vediamo cosa succede, non è una questione politica ma tecnica che purtroppo non dipende da noi» ha concluso la Mastrosimone.
A confermare che il nocciolo della questione riguarda l’inquadramento è il presidente della Provincia Franco Stella: «credo che ci sia solo un errore nell’inquadramento, l’Apea è un’azienda del settore dei servizi e dopo aver opportunamente interagito con i vertici dell’Inps potremo trovare una soluzione senza problemi. Non vedo la sorpresa, il problema era già stato sollevato al tavolo regionale. Dovrò solo aspettare la prossima settimana per parlare con i responsabili dell’istituto e chiarire la situazione».
Insomma un problema risolvibile che dovrebbe garantire poi anche il via libera della Regione e del dipartimento guidato dall’assessore Mastrosimone.
La posizione dei sindacati però su questa questione è stata alquanta preoccupata e quasi stizzita vista la sorpresa per l’intervento della Mastrosimone: «apprendiamo con grande rammarico, a mezzo stampa, di posizioni diffuse dall’assessore regionale Mastrosimone», scrivono in una nota congiunta Maria Bruna Montemurro della Filcams Cgil, Tonia De Luca della Fisascat Cisl e Filippo Viggiano della Uiltucs Uil, «in merito alla vertenza dei lavoratori ex Cos.in.
La posizione esternata dall’assessore ha messo in allarme i lavoratori rispetto alla difficoltà a renderli beneficiari dell’ammortizzatore sociale in deroga.
Si è tentato di raggiungere telefonicamente, ma invano, l’ assessore per comprendere a quali difficoltà alludesse, oltre a quella già nota e risolvibile, relativa all’ inquadramento, ma l’assessore non e’ risultata per noi, raggiungibile.
A questo punto, non ci resta che ricorrere al mezzo stampa per invitare l’assessore Mastrosimone, a non diffondere pericolosi allarmismi tra lavoratori bisognosi di lavoro e di certezze e di meglio esplicitare le sue posizioni onde prevenire situazioni di apprensione tra i lavoratori gia’ molto provati da questa vertenza non ancora definita.
Il supporto che ci si aspetta dall’assessore Mastrosimone», concludono, «non è la semplice solidarietà e un comunicato allarmante, ma il fattivo sostegno e apporto, compatibilmente con le sue competenze, alla soluzione di questa annosa vertenza».

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