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di FRANCESCO CALIATURISTI in calo nei mesi estivi a Matera. La città dei Sassi, per le sue peculiarità storico-culturali, non è una meta estiva e, questa, non è una novità. Tra giugno ed agosto le presenze turistiche sono diminuite, più o meno considerevolmente, ma la colpa non è solo del tipo di interessi che il centro richiama. Una errata organizzazione dei servizi offerti sembra aver creato i presupposti per il calo delle presenze in città e le colpe ricadono sulle istituzioni.
«In città c’è un’estrema confusione dal punto di vista organizzativo -spiega Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio- da parte nostra abbiamo messo il massimo dell’impegno, andando avanti con i punti informativi fino a quando abbiamo potuto, ma c’è una grande carenza di servizi. La nostra è stata una disponibilità piena alla collaborazione, mettendo in gioco tutta la nostra organizzazione, ma gli appelli sono stati vani». Per il dirigente della Camera di Commercio cittadina bastava solamente un coordinamento più adeguato di servizi e offerta di eventi per colmare le lacune. «Spero che si riesca a creare una cabina di regia -riprende Tortorelli- in grado di creare i giusti presupposti per una stagione gestita al meglio, considerando che questa stagione è andata ormai, bisognerebbe già iniziare a pensare alle prossime». Le problematiche di un’organizzazione poco presente e costante si affiancano, spesso, ad una errata pubblicizzazione del luogo. «Non essendo Matera meta estiva per eccellenza, come le zone di mare e montagna -riflette Gianni Schiuma, presidente di Confesercenti- servirebbe una programmazione culturale differente, oltre che una pubblicizzazione degli eventi stessi impostata e pianificata. La vitalità culturale piace e non sarebbe sbagliato proporre circostanze di attrazione come sagre e concerti, come avviene da diverso tempo in Salento, zona rinomata per le bellezze paesaggistiche e per una vitalità non indifferente. Anche noi abbiamo il contenitore, i Sassi, e le strutture ricettive adeguate per permetterci l’organizzazione di eventi di grande richiamo, ma abbiamo il problema di un sistema sbagliato». Come si potrebbe cambiare il sistema? «Bisognerebbe capire ed iniziare a pensare che Matera -continua Schiuma- è una città turistica 12 mesi l’anno, puntando sulla destagionalizzazione, magari lavorando meno in estate per miglioarre in altri periodi». Nonostante questo le strutture ricettive materane lavorano a buon ritmo. «Gli alberghi registrano qualche flessione -ammette il presidente di Confesercenti- mentre i Bed and Breakfast riescono ad avere sempre un ottimo richiamo ed i ristoranti stanno lavorando bene, anche se considerando le potenzialità del terrotorio si potrebbe fare molto meglio». Bisognerebbe dare più importanza alla città dei Sassi. «Le responsabilità dell’Apt -tuona Schiuma- sono le maggiori, perché dovrebbero rivolgere maggiore attenzione a Matera, il vero diamante della Regione e traino importante del turismo dell’intera Basilicata al quale bisognerebbe dedicare maggiore attenzione». Ma le soluzioni in atto potrebbero portare nuova linfa al turismo ed alle attività dell’intero centro. «Attraverso la MateraBasilicata Film Commission che stiamo portando avanti è il tentativo di accentrare le attenzioni su Matera -chiarisce Schiuma- perché la commissione lavorerà per Matera, come l’ottima iniziativa Provincia in Bus, che permette ai visitatori in vacanza sul litorale di visitare Matera ed i centri limitrofi, tutti progetti che non fanno che favorire il turismo dei nostri centri». Le disponibilità a lavorare per il territorio ci sono, come confermata da Schiuma e non solo. «Noi siamo sempre pronti a collaborare -conclude Angelo Tortorelli- in qualsiasi momento, e mettere a disposizione del terrotorio la nostra organizzazione ed esperienza».

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