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di ANTONIO CORRADO

E’ un’estate calda per le persone scomparse in Basilicata. Al caso del 50enne potentino, allontanatosi un mese fa, dopo aver parcheggiato il suo Fiat Fiorino nel piazzale della stazione ferroviaria di Policoro, si era aggiunto un giovane 25enne di Pisticci, che ha fatto perdere le proprie tracce a metà luglio. Poi, una settimana fa, la scomparsa della studentessa 28enne Carmela Padula dalla sua abitazione di Tursi.
Dopo un mese, la prima notizia positiva riguarda proprio il 25enne di Pisticci, rintracciato mercoledì mattina a Verbania nel Piemontese. Il giovane, di cui la famiglia non ha voluto rendere note le generalità, se non agli inquirenti, si era allontanato improvvisamente da casa, portando con sé solo la carta bancomat. Dopo le 24 ore di rito, la madre disperata si è rivolta agli agenti del Commissariato di Pisticci, che hanno avviato immediatamente le ricerche, alla luce dei pochi indizi a disposizione. L’unico dato utile era il bancomat.
Il giovane, infatti, ha pensato bene di garantirsi un minimo di supporto economico, pur avendo lasciato documenti ed effetti personali. Relativamente semplice per la Polizia di Stato rintracciare i movimenti della carta, attraverso prelievi effettuati nell’ultimo periodo nella zona della provincia piemontese. La Squadra Volanti del posto era stata già allertata, disponendo di una foto del ragazzo; ma la svolta c’è stata quando il 25enne pisticcese, per sottrarsi alle cure di alcuni infermieri del 118, si è dato alla fuga precipitosa.
Un comportamento che ha destato sospetto nei sanitari, tanto da allertare la locale Questura. Gli agenti hanno immediatamente rintracciato il giovane, che con tutta evidenza non voleva farsi notare, ma ha sortito l’effetto contrario. Fermato nei pressi del Palazzo di Giustizia e identificato come la persona scomparsa da Pisticci, è stato prima convinto a ricoversi presso il Pronto soccorso, poi affidato alla famiglia giunta sul posto.
Lieto fine per una storia curiosa, visto che i mezzi di informazione regionali non sono mai stati informati di questa scomparsa e, stranamente, la famiglia non ha voluto mai identificare il giovane pubblicamente. Di solito avviene esattamente il contrario, proprio per agevolare le ricerche.
Infatti, Domenico Padula, il padre della 28enne allontanatasi da Tursi, si sta muovendo in tutti i modi per rendere noto l’aspetto e le caratteristiche fisiche della figlia. Carmela Padula è alta circa 1,70 metri, al momento della scomparsa indossava una maglietta nera e dei pinocchietti dello stesso colore, con scarpe da ginnastica e un libro in mano, forse la Bibbia o il Vangelo. Mentre si cerca incessantemente in Calabria fino a Paola, nel Cosentino; il padre ha tentato di organizzare un volantinaggio con elicottero sulle spiagge joniche, ma la legge lo vieta espressamente ed ha dovuto rinunciare. Intanto, Domenico Padula si dice rammaricato del fatto che nessun tg nazionale, da lui contattato via mail, ha ritenuto opportuno mostrare la foto e l’appello per Carmela. Sono passati sette giorni e della giovane con seri problemi scaturiti da una brutta depressione, non ci sono ancora notizie. La preoccupazione cresce, se si pensa che la ragazza tursitana non ha portato con sé le medicine, indispensabili per alleviare gli effetti pericolosi delle crisi ricorrenti.

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