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Bonazzoli ha voluto sposare la causa del presidente Foti, riducendosi l’ingaggio come chiesto nelle scorse settimane dal presidente. «Emiliano Bonazzoli – si leggeva ieri sera sul sito regginacalcio.com – nel primo pomeriggio di ieri ha interrotto la seduta d’allenamento. Una rapida doccia, in agenda un appuntamento con il Responsabile dell’Area Tecnica, Simone Giacchetta. Pochi secondi per una stretta di mano e un messaggio, lanciato dal Sant’Agata per raggiungere i cuori della tifoseria amaranto. Bonazzoli resta alla Reggina, le viene incontro e riabbraccia la città. Gianluca Atzori ha accolto con estrema soddisfazione la notizia e ha preteso di presentare al gruppo il “nuovo acquisto” della Reggina. Sincera la gioia dello spogliatoio che ha concesso un’ovazione e suggellato con un lungo applauso il momento. Un esempio. Un gesto d’altri tempi che riscopre il lato umano di questo sport finalmente spogliato delle false vesti del business e restituito alla gente».
Sullo stesso sito amaranto sono poi apparse le prime dichiarazioni dell’attaccante dopo l’accordo: «Non c’è stimolo maggiore dello sposare una causa in cui credi – ha detto – il denaro è una gratificazione effimera se rapportata alla soddisfazione di poter esprimere se stessi in un gesto che, per me come per la mia società, significa molto. La Reggina è parte della mia vita, Reggio Calabria è casa mia: consapevole delle difficoltà che tutta l’economia internazionale sta incontrando ho ritenuto doveroso lanciare questo segnale. L’anno scorso non abbiamo rispettato le aspettative, oggi è il desiderio di rivincita ad esser più forte di ogni altra cosa. Con questo gesto ho dimostrato chi è Emiliano e quanto Bonazzoli senta proprio l’impegno assunto con questo club. M’ha convinto un progetto che ritengo affascinante e innovativo, voglio poter esser un riferimento per tutti questi ragazzi che si stanno approcciando a questa esperienza con entusiasmo coinvolgente. Ho capito di esser per loro prima un amico, magari un esempio, poi un calciatore. Sono a disposizione di mister Atzori che, fin dal primo giorno di ritiro, ha restituito fiducia a me così come a tutto il gruppo e al nostro ambiente. Non mi sono mai sentito tanto motivato, guardo all’inizio della prossima stagione con gli occhi di chi aspetta soltanto di far parlare il campo mettendo finalmente alle spalle chiacchiere e pettegolezzi che sento profondamente distanti dallo sport che amo».
Intanto Atzori ha parlato alla squadra prima della ripresa degli allenamenti. Quindi una seduta defatigante, con i portieri che hanno lavorato in palestra e oggi, doppia seduta.

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