X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Un bellissimo esemplare di cicogna è stato liberato questa mattina a Sibari, nel Cosentino, nello stesso luogo del ritrovamento, nei pressi dei Laghi, e mentre ancora sono presenti gli esemplari della sua specie, non ancora migrati. La scoperta della giovane cicogna, ferita e denutrita, era stata effettuata dai volontari della Lipu l’undici luglio scorso. Poi l’esemplare è stato curato nel Centro Recupero Animali Selvatici di Rende. «Era molto debilitata e siamo dovuti ricorrere ad alimentazione forzata, con delle sonde. Ma adesso sta bene e ha raggiunto un situazione di pieno recupero del tono muscolare», ha detto Mauro Tripepi, direttore del Centro Recupero Animali Selvatici. «Dal 1987, sono stati 5000 gli animali che abbiamo curato. Li portano soprattutto gli agenti della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale. Abbiamo ospitato anche animali molto particolari, come i lupi. E perfino un serpente a due teste», ha aggiunto Tripepi. La nota dolente è la solita: i finanziamenti. «Recuperare e curare questi animali ha dei costi notevoli. Curare un animale è come curare un essere umano: c’è bisogno di radiografie ed analisi. Solo la Provincia di Cosenza ci sostiene regolarmente», ha concluso Tripepi.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE