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E’ terminata sul risultato di tre reti ad uno per la Vigor Lamezia, la gara contro la Vibonese che ha giocato venti minuti apprezzabili e poi il buio. Le mosse tattiche di Massimo Costantino, a cui si sono aggiunte una Vibonese ingenua e pasticciona, gli errori del portiere, e i limiti strutturali di cui ben si sapeva l’esistenza. Vince e sorride la Vigor e miglior debutto non ci poteva essere nel giorno del ritorno nei professionisti e nel primo derby giocato in assenza di tifosi biancoverdi. Le nuove norme, a queste latitudini, hanno prodotto tale assurda situazione. La Vibonese ha praticamente regalato due reti ai lametini e poi c’è da fare i conti con il secondo gol a lungo contestato dai padroni di casa. Una lunga di serie di errori ha castigato i rossoblu. Da sottolineare la prova mediocre di Saraò, il portiere della Vibonese, che si è fatto prendere anche da un eccessivo nervosismo dopo il raddoppio lametino. A ciò si aggiunga una considerevole differenza per ciò che riguarda il grado di preparazione. Un gap che la Vibonese potrà colmare fra un po’ di tempo. Eppure l’avvio è stato positivo e la squadra di Tosi ha fatto vedere buone cose, cercando la profondità e manovrando in maniera più che discreta. La prima rete di Pasca, nata da una verticalizzazione di Grillo per Dominici ne è la conferma. Una volta in vantaggio, però, ecco l’immediato pari ospite, frutto di una disattenzione difensiva, ripetuta poi in occasione delle altre reti lamettine.

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