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di Renato Carpentieri
RAZIONALITÀ. Una prima uscita che ha fruttato al Matera un punto che non è certo da buttare via facilmente. Perchè il Latina si è dimostrato un ottimo complesso, sia fisicamente che tatticamente.
Nel calcio in campo si va in due e il Matera l’ha fatto in maniera meno spavalda e sbarazzina, ma non è un passo indietro alle prove brillanti fatte con Nocerina e Salernitana oltre al precampionato. Chiaramente, il campionato è un’altra cosa.
Ma il Matera non ha sfigurato al cospetto di una squadra che punta ad un campionato di vertice, mentre il Matera deve solo salvarsi.
«Non dobbiamo farci condiziuonare da una gara o se questo o quel giocatore ha reso meno o di più. Il Matera non deve vincere il campionato, ma solo salvarsi. Il nostro progetto-afferma il diesse del Matera, Gino Dimitri- è quello di puntare sui giovani, una cosa dettata dalle necessità. L’azionista di maggioranza, come ha anche dichiarato al Quotidiano nei giorni scorsi, ha specificato di aver fatto l’ultimo sacrificio iscrivendo la squadra al campionato e permettendogli di essere ripescata. Vorrei che anche intorno a noi si arrivasse a capire che tutto quello che abbiamo fatto, ovvero come ci siamo mossi e come continueremo a fare, tutte le operazioni sono state fatte a certe condizioni. Le nostre. Quelle dettate dal momento».
Il dirigente da ieri mattina è a Milano al calciomercato, dal quale già qualche tifoso nostalgico di vecchi elefanti si aspetta il colpo a sorpresa. Perchè Dimitri è a Milano?
«Questa mattina ho appuntamento con i dirigenti dell’Udinese per sistemare la questione Calà. C’è l’accordo con il ragazzo, ma aspettiamo a considerare la cosa già fatta. Se tutto va bene potrebbe già essere schierato domani contro il Melfi in coppa Italia». Ma se si presenterà un cosiddetto affare?
«Siamo vigili sul mercato, ma non si può stravolgere il lavoro fatto da inizio luglio. Non possiamo cambiare il progetto in corsa. Credo che abbiamo tenuto botta ad una squadra che arriverà tra le prime cinque. Credo che buona parte del pubblico però abbia compreso la situazione. Perchè va dato atto ai sostenitori del Matera di aver sostenuto la squadra per tutta la gara e anche nei momenti difficili. Devo dire che i ragazzi nello spogliatoio hanno apprezzato ed erano felici di questo atteggiamento. E’ stato motivo di soddisfazione sapere e constatare di avere un pubblico maturo e affezionato. Il Matera mancava da tredici anni in questa categoria e credo che abbia pagato anche il cosiddetto scotto del noviziato. Perchè questi ragazzi possono solo crescere ed hanno grossi margini di miglioramento».
Dimitri analizza la situazione a trecentosessanta gradi e ribadisce a voce alta di aver bisogno di collaboraziona da parte di tutti.
«In particolare da chi è più vicino alla squadra e mi riferisco ai tifosi più affezionati ed a chi può spendere una parola di sostegno anzichè il contrario». In via di definizione anche l’ingaggio di Fortunato Spilabotte, attaccante napoletano del 1990 proveniente dal Pisa ma di proprietà della Triestina.
NIENTE RIPOSO- Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento con il tecnico Adriano Cadregari che ha analizzato a freddo con la squadra tutto quanto è successo contro il Latina. Perchè il tecnico a fine gara non ha esitato a dire “che quello che non mi è piaciuto lo dirò alla squadra e non certo ai media”. Si è allenato con il resto del gruppo anche il giovane Donnadio, pedina importante del centrocampo della squadra juniores del Matera allenato da Danza e giunto alla final four di categoria. Ha lavorato a parte Giovanni Scarpato, mentre Gaetano Calà si è allenato con il resto della squadra già da atleta del Matera al cento per cento. Un giocatore, Galà, che permetterà al Matera di guadagnare centimetri in area in fase difensiva e sugli angoli a favore.
QUI MELFI- LA PARTITA con il Fondi ha evidenziato un fatto lampante. A questo Melfi manca un regista.
Mitra e Viola sono due buoni giocatori di categoria, in grado di fornire un validissimo contributo, ma non hanno le caratteristiche per prendere in mano una squadra e farla girare nel migliore dei modi. Due anni fa con un Melfi ultimo in classifica e bisognoso di rinforzi, la dirigenza gialloverde che per competenza e passione non è seconda a nessuna, mise a segno cinque colpi di grande livello. Tra questi a centrocampo, fu preso Vincenzo Maisto, esperto giocatore campano, dalle indiscusse qualità. Insieme al portiere Russo, Maisto risultò un acquisto azzecattisimo, in grado di stravolgere completamente in meglio, l’assetto di quella squadra. Un giochino che i dirigenti federiciani, vorrebbero si verificasse anche questa volta. Maisto ormai da tempo si allena con il Melfi. Sta aspettando da giorni che possa firmare il nuovo contratto e scendere finalmente in campo. Un attesa snervante che comunque non ha smontato il giocatore, diligentemente in stand – by. Finalmente siamo arrivati alla stretta finale. Oggi, ultimo giorno di mercato, questa firma dovrebbe giungere. La società gialloverde è pronta ad un nuovo importante colpo. L’ennesimo sforzo compiuto dal club. Prima però la società ha la necessità di vendere. Mitra e Vanacore sono sempre sul mercato, ed avendo lo stesso procuratore di Maisto, Antimo Grillo, ci si augura che possa essere messa a segno una operazione in uscita. Su questo versante il lavoro del procuratore è stato alquanto deficitario. Praticamente tutti sono rimasti a Melfi, nonostante la società in alcuni casi propendeva per la cessione. Un discorso fatto a più riprese all’ex consulente di mercato del Melfi. Molto più difficile fare mercato in uscita che in entrata, un aspetto che l’attenta dirigenza gialloverde dovrà ben mettere a fuoco per il futuro. L’esperienza non manca, la competenza nemmeno, è proprio necessario affidarsi a figure provenienti da fuori per allestire la squadra? Domanda legittima, visti certi risultati. Nel frattempo si registrano operazioni di minore cabotaggio. D’Alfonso, valido prodotto del vivaio, potrebbe finire al Boiano in serie D. Un campionato ideale per farsi le ossa, come si dice in gergo. Anche Falanga potrebbe finire in Intereggionale, così come il portiere Della Luna, promettente classe 92, bisognoso di giocare un torneo da titolare e fare esperienza, crescendo professionalmente. Nel frattempo è arrivato un nuovo responsabile medico. Si chiama Michele Caso, campano, che prende in mano lo staff medico gialloverde. Accompagnato dal puntuale team manager Domenico Signorelli, ha fatto la conoscenza del nuovo ambiente lavorativo. Per concludere notizie dal campo. Lavoro blando per chi ha giocato con il Fondi, più intenso per gli altri in previsione dell’impegno di coppa Italia. A Matera sarà ampio turnover, dando spazio a chi finora ha giocato meno.
emilio fidanzio

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