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Ha preso il via in Prefettura a Reggio Calabria, il vertice presieduto dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, a cui partecipano magistrati e vertici delle forze dell’ordine. Maroni è accompagnato dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dal capo della Polizia, Antonio Manganelli. Il ministro ha incontrato per primo il procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro, destinatario negli ultimi mesi di una sere di intimidazioni. L’incontro è incentrato sull’attentato fatto nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorsi contro l’abitazione del procuratore generale.
In precedenza erano state compiute altre due intimidazioni: la prima a gennaio con l’attentato incendiario contro l’ufficio della Procura generale e la seconda a giugno con il sabotaggio dell’auto di servizio del magistrato, della quale sono stati svitati i bulloni di una ruota. Maroni incontrerà anche il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ieri ha ricevuto quattro lettere minatorie nella busta di una delle quali erano stati inseriti due proiettili di pistola calibro 7,65.
Il questore di Reggio , Carmelo Casabona, a margine del vertice in corso nella prefettura reggina, con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha reso noto che il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha apprezzato il discorso del vescovo di Locri, monsignor Morosini, alla festa del santuario di Polsi: «Il discorso del vescovo di Locri – ha detto il questore – è stato anche un grande esempio di legalità. Polsi in qualche modo deve cambiare, ma deve cambiare anche la sopcietà calabrese». Il questore ha anche confermato che la tradizionale cerimonia per la festa della Polizia si terrà proprio al santuario di Polsi.

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