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di ROSSELLA MONTEMURRO
UN INSOLITO fuori programma, nel primo pomeriggio di ieri, per i turisti a passeggio nel Sasso Caveoso.
Oltre ad ammirare il paesaggio mozzafiato, hanno infatti avuto il privilegio di assistere “in presa diretta” ad un rocambolesco inseguimento.
E non si trattava di fiction, come qualcuno avrà potuto pensare vista la vocazione “cinematografica” di Matera, ma di realtà.
Qualche minuto prima delle 15 gli agenti della squadra Volante, transitando in via Bruno Buozzi per i controlli di routine, hanno intimato l’alt ad una moto Honda.
Il ragazzo alla guida della moto, un napoletano trentenne residente a Matera che in passato ha svolto collaborazioni lavorative occasionali, sulle prime ha assecondato la richiesta degli agenti.
Giusto il tempo di scendere dalla Honda, far finta di prendere i documenti da mostrare ai poliziotti e, con uno scatto repentino e inaspettato, spintonare gli agenti per fuggire sui tetti delle abitazioni adiacenti.
Una fuga degna dei kolossal hollywoodiani (anche se in realtà effettuata sui tetti dei caseggiati bassi, non ad alto rischio in caso di caduta), sotto una pioggia battente e con increduli spettatori, protagonisti involontari.
Mentre gli agenti, infatti, si ponevano all’inseguimento del ragazzo, dividendosi, i numerosi turisti sono intervenuti per aiutarli.
Da vico Solitario, l’intrepido trentenne ha raggiunto piazza San Pietro Caveoso per nascondersi in un bar della stessa piazza.
Ma la speranza di averla fatta franca è durata solo pochi minuti.
I poliziotti lo hanno rintracciato nel bar in cui si era rinchiuso.
Finalmente bloccato, dopo un’ulteriore resistenza, il ragazzo è stato perquisito.
I poliziotti, vista anche la ritrosia del giovane nei confronti di un normale controllo, hanno deciso di estendere la perquisizione alla sua abitazione.
Accuratamente occultati in un armadietto, gli agenti hanno rinvenuto nella casa del trentenne due pacchetti di hascisc di circa due etti. Per il ragazzo, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, sono state inevitabili le manette.
Ai turisti, invece, è rimasto il ricordo di una vacanza indimenticabile, sia per le bellezze paesaggistiche sia per le emozioni forti: non capita certo tutti i giorni di assistere ad un vero inseguimento della polizia in una, città, tra l’altro, Patrimonio Unesco e al primo posto nelle classifiche nazionali per assenza di cronaca nera.

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