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di PIERANTONIO LUTRELLI

Della vicenda del decesso della madre di Bernalda dopo un parto cesareo gemellare se ne è occupata tutta la stampa nazionale. La Regione Basilicata, a partire dal presidente della giunta, Vito De Filippo e dall’assessore alla Salute, Attilio Martorano, è intervenuta immediatamente preannunciando di voler fare chiarezza fino in fondo e che eventuali responsabilità saranno punite “senza se e senza ma”. Intanto ieri, dopo la sospensione del dottor Carlo Capodiferro, il ginecologo che ha eseguito l’intervento, avvenuta mercoledì scorso, nella giornata di ieri il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale di Matera, Vito Gaudiano, ha disposto la sospensione sempre in via in via cautelare anche nei confronti dell’altro ginecologo, Giovanni Manolio, che ha assistito all’intervento di Rosalba Pascucci. Entrambi sono indagati dalla Procura della Repubblica di Matera. Ieri è stato anche il giorno dell’autopsia sul corpo della povera donna. In un primo momento, sembrava che l’esame dovesse iniziare alle 14,30. Poi si era parlato delle 17,30 ed infine gli accertamenti medico-legali hanno avuto inizio soltanto alle ore 18,30. Ad eseguire l’esame i periti del Tribunale, i professori Biagio Solarino e Luca Lojudice, alla presenza del professor Luigi Palmieri, perito della famiglia della donna, e del professor Maurizio Bresadola, in rappresentanza del ginecologo Capodiferro. L’esito dell’esame sarà depositato in Procura entro un termine massimo di sessanta giorni. Intanto mentre per Rosalba morta drasticamente e prematuramente, l’Autorità giudiziaria sta accertando la verità e verificando al contempo eventuali responsabilità, se dovessero emergerne, la vita continua. I piccoli Rocco e Cristiano, venuti al mondo poche ore prima che la loro mamma li lasciasse, hanno trascorso il secondo giorno della loro vita all’ospedale “Madonna delle grazie” di Matera. Loro stanno benissimo. Non hanno alcun problema di salute. Godono di ottime condizioni. Sono ricoverati presso il reparto di neonatologia dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera dove sono stati trasferiti nella giornata di mercoledì dall’ospedale di Policoro. Nonostante siano nati con leggero anticipo rispetto ai termini normali di gestazione, non si è reso necessario alcun tipo di intervento, né l’uso dell’incubatrice. Sono stati accolti con amore dal personale della struttura materana e vengono alimentati regolarmente. Le loro condizioni di salute non destano dunque alcuna preoccupazione. Ad una zia e ad una persona di fiducia della famiglia viene consentito di visitare regolarmente i due bambini. La comunità bernaldese, intanto, rimane scossa dal dolore, ancora incredula, ed è attaccata agli organi di informazione per conoscere in tempo reale i dettagli di una vicenda che ha segnato tutti.

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