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Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, è intervenuto in merito alla soppressione dei treni «Freccia d’argento» Lamezia-Roma, scrivendo una lettera alla direzione nazionale e regionale di Trenitalia, all’amministratore delegato Mauro Moretti, al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, al presidente della Regione Calabria, al presidente del Consiglio regionale, all’assessore regionale ai Trasporti, al presidente della Provincia di Catanzaro, ai parlamentari calabresi e ai consiglieri regionali.
«La notizia riportata oggi – ha detto Speranza – con grande evidenza sui quotidiani regionali, in merito alla soppressione della coppia di treni ‘Freccia d’argento’ da e per Roma, dopo soli 142 giorni di esercizio, è un ulteriore passo verso l’indebolimento dei collegamenti su ferro con la nostra regione e una penalizzazione per la Calabria e i suoi cittadini che vedono ridurre le opportunità di scelta nella loro mobilità. A nostro avviso rappresenta una scelta sbagliata e miope, visto soprattutto lo stato in cui versa l’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Un collegamento veloce dalla Calabria con la Capitale, via ferrovia, rappresenta, invece, un’alternativa valida e a costi contenuti, all’utilizzo dell’aereo».
«Vi scrivo quindi, – ha aggiunto – oltre che per rappresentare la mia preoccupazione e quella dei cittadini lametini, perchè mi auguro si possa valutare meglio questa decisione e si possa ripristinare e anzi rafforzare l’offerta ferroviaria da e per Lamezia e la Calabria. Il rischio è quello di accentuare un’Italia a due velocità e a due opportunità anche nel trasporto ferroviario». Il sindaco Speranza ha infine inviato i rappresentanti istituzionali a promuovere tutte le iniziative per intervenire sulla questione.

LUIGI DE MAGISTRIS:
«La soppressione di due treni ad alta velocità tra la Calabria e Roma da parte di Trenitalia rappresenta l’ennesima insopportabile prevaricazione della società ai danni degli utenti meridionali» «Dopo pochissimi mesi di esercizio Trenitalia ha deciso di sopprimere i due ‘Frecciargento’ lamentando come al solito l’insostenibilità economica del servizio per la carenza di passeggeri, evidentemente misurata nel breve periodo estivo. Senza considerare che quei treni sono utilizzati soprattutto da lavoratori e studenti, oltre che da chi deve raggiungere la capitale in maniera rapida per diversi motivi, ad esempio per ricevere cure sanitarie» spiega l’europarlamentare De Magistris: «La Calabria continua ad essere fortemente penalizzata anche nel settore dei trasporti. Il treno, con l’autostrada A3 ridotta a un enorme cantiere, rappresenta l’unica possibilità alternativa all’aereo per raggiungere il centro-nord Italia. Con le sue decisioni Trenitalia continua a penalizzare gravemente i cittadini calabresi, nonostante le centinaia di milioni di euro che lo Stato riversa nelle casse della società per garantire il diritto alla mobilità soprattutto nelle aree svantaggiate del Paese. Per tutta risposta, importanti treni vengono soppressi mentre aumentano le tariffe e i disservizi. I treni che viaggiano da e per la Calabria, e soprattutto quelli che svolgono il servizio regionale, sono lasciati in condizioni igieniche da terzo mondo, sporchi e fatiscenti, sovraffollati come dei carri bestiame, e non di rado presentano gravi problemi ai dispositivi di sicurezza. Il governo deve intervenire – conclude de Magistris – perchè Trenitalia, che gestisce un servizio pubblico in regime di monopolio, fornisca anche al Sud un servizio efficiente e dignitoso. Non è certo cancellando un paio di treni dalla Calabria che si può pensare di recuperare gli sprechi e i costi di cattive gestioni».

FRANCO LARATTA
«La situazione dei trasporti ferroviari in Calabria peggiora sempre di più» – ha dichiarato il parlamentare del Partito Democratico, che ha già presentato sulla vicenda quattro interrogazioni: «In Calabria – sottolinea Laratta – sembra che Trenitalia abbia avviato un lento e irreversibile ritiro. È sempre più evidente che non intende più garantire il servizio destinato ai passeggeri. Basta guardare le soppressioni di convogli locali, di quelli a media e lunga percorrenza, ed ora anche di uno dei due treni ad alta velocità che di primo mattino raggiungevano Roma per poi rientrare al pomeriggio. Ma si fanno anche sempre più inefficienti i servizi nelle stazioni. Durante l’estate sono pervenute le numerose proteste dei cittadini per le biglietterie chiuse anche nelle stazioni più importanti. Si allentano anche le condizioni di sicurezza per i dipendenti e per i passeggeri. Trenitalia fa quello che vuole, nel disinteresse del Governo che non si preoccupa in nessuno modo dello smantellamento di fatto di collegamenti e servizi nelle tratte ferroviarie calabresi. Di tutto questo – conclude Laratta – si discuterà mercoledi prossimo alla Camera. Dei gravi disagi dei trasporti ferroviari in Calabria, dei ritardi, dei disservizi, se ne parlerà mercoledi 15 alla Camera. Il Governo risponderà alla mia Interrogazione 5-03321. Tra le altre cose il Governo risponderà sui disservizi ferroviari nelle stazioni di Cosenza e di Paola (Cosenza) e sulla scarsa puntualità nel servizio di trasporto passeggeri da Cosenza verso Paola».

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