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L’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Bova, e l’ex capogruppo del Pd alla Regione, Nicola Adamo, sono fuori dal Partito democratico. A dirlo è il senatore Adriano Musi, commissario regionale del Pd in Calabria. Bova e Adamo sono iscritti al gruppo misto alla Regione: «Avevo indicato – ha detto Musi – un periodo utile per il rientro. Entro fine agosto doveva esserci una risposta che non è arrivata. Quindi registriamo la loro volontà di rimanere fuori dal partito. Non possiamo fare altro che prendere atto. Lo statuto è chiaro e recita che non si può far parte di due aggregazioni e di due gruppi diversi quando si è eletti nel Pd. A quel punto si viene depennati dagli elenchi degli iscritti al Pd automaticamente.
È nello statuto approvato dall’assemblea nazionale di maggio che, tra l’altro, sul punto coincide con quello regionale».
Fuori dal partito è anche il consigliere Vincenzo Antonio Ciconte, iscritto al gruppo di Autonomia e diritti, la lista promossa da Agazio Loiero in occasione delle ultime regionali, mentre ha annunciato la sua intenzione di rientrare nel Pd un altro consigliere, Mario Franchino. «Ho scritto loro, li ho cercati telefonicamente – ha detto Musi – ma non sono riuscito a parlarci. Non so che dire. Evidentemente è la dimostrazione chiara di volontà di non rientrare nel Pd e di rimanere nel gruppo misto. Margini di ricomposizione? Per me sì. Il dialogo è sempre aperto. Anche il dissenso aiuta a costruire un futuro positivo del Pd ed anche una capacità di dare risposte ai calabresi. Nessuno chiede una monocultura o il monodialogo all’interno del Pd. Ho incontrato tante persone, le idee sono le più diverse e le più diversificate, ma questo ci aiuta a costruire una sintesi che è nell’interesse di tutti e tiene conto delle idee di tutti e non solo di quelle di alcuni». Adesso, ha concluso Musi, sono fuori dal partito «tutti quelli che non hanno risposto all’invito a rientrare nei tempi utili per poterci consentire di avviare una macchina organizzativa che, a questo punto, ha come priorità la risposta ai cittadini ed ai loro problemi e le scadenze elettorali»

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