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«La scuola calabrese in pieno caos ed in una situazione di allarme sociale». L’allarme arriva da Giovanni Rota, segretario generale della Uil Calabria: «Il ministro della Pubblica Istruzione – afferma il sindacalista – di fronte a questa disperata realtà non solo si rifiuta di ricevere i precari, per dare risposte ai gravi problemi che vive la scuola ed alle legittime proteste di questi giorni,ma denuncia addirittura una strumentalizzazione messa in atto contro il ministero da lei stessa guidato. Di fronte ad un allarme sociale di così ampia portata,evidentemente sottovalutato anche dal governatore della Calabria, c’è il silenzio più profondo del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale che alle forti proteste del personale della scuola, sfociate in gesti estremi con lo sciopero della fame, non ha risposte da dare se non quelle di rappresentare la contabilità numerica del ministro Gelmini. Non è assolutamente sufficiente il bando salva precari, il personale precario deve avere la certezza di uno stipendio, e intanto tutte le provincie hanno lanciato un allarme organico che va dal sostegno, a strumento musicale, ai collaboratori scolastici ai lavoratori ex Lsu».
Il segretario della Uil scuola Calabria denuncia «la vergognosa indifferenza dell’amministrazione centrale e regionale della pubblica istruzione e fa appello ai responsabili del governo della regione Calabria a tutti i livelli di aprire immediatamente,perchè siamo ancora in tempo, un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per arginare quanto più possibile, con la richiesta di ulteriori posti, una situazione che rischia di degenerare».

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