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«Gli italiani non ne possono più di un ministro della Repubblica come Brunetta che, invece di lavorare per il bene di tutto il Paese, sa solo insultare i cittadini del sud con un linguaggio da caserma. Le parole pronunciate contro la Calabria, Napoli e Caserta sono inaccettabili e il ministro deve a quei territori scuse immediate. Come abbiamo detto più volte, l’adozione del federalismo non può e non deve penalizzare dei territori a vantaggio di altri, e confidiamo che ciò avverrà al termine di una aperta discussione con le forze politiche e sociali. Solo così si potrà aiutare il Mezzogiorno e preservare l’unità del Paese. Non certo con l’intollerabile leghismo delle invettive al quale oggi partecipa anche il ministro Brunetta». Lo afferma Davide Zoggia, responsabile Enti locali del PD.

«Il ministro Brunetta ritiri gli insulti rivolti alla Calabria e alla Campania o si dimetta». Lo chiede Gianni Pittella, della Direzione del Partito democratico. «Appena all’indomani dei funerali di un sindaco che ha sacrificato la sua vita per non far inquinare la sua comunità dalla criminalità organizzata e dalla speculazione, un ministro della Repubblica si permette di definire due delle più popolose regioni del Sud, di cui farebbe volentieri a meno, un cancro sociale, culturale e etico, dove lo Stato non c’è, non c’è la politica, non c’è la società, solo per pubblicizzare il federalismo alla Calderoli -polemizza l’europarlamentare del Pd eletto nella circoscrizione Sud – si chieda Brunetta che cosa ha fatto e sta facendo invece il suo governo per riportare le istituzioni accanto ai cittadini meridionali che sono le prime vittime del sistema mafioso e clientelare, oltre a far partire l’inceneritore di Acerra e a tagliare i fondi allo sviluppo, alle infrastrutture, alla pubblica amministrazione, ai servizi pubblici, alla scuola, alle forze dell’ordine e alla magistratura. Ora attendiamo fiduciosi una reazione da parte dei governatori oggetto di tanta considerazione, tutti e due di centrodestra, Caldoro e Scopelliti, in difesa della verità e della dignità delle regioni che rappresentano» conclude Pittella.

Il ministro per la Pubblica amministrazione e Innovazione Renato Brunetta ritiene che «un esame di coscienza si impone da parte della classe dirigente della sinistra» e sul Sud, dice, «per favore non fate parlare il povero Zoggia. Se volete dibattere sul Mezzogiorno fate intervenire qualcuno più autorevole, più informato e più credibile». Brunetta, in una nota, aggiunge: «Povero Zoggia, che si ostina a non studiare e a non leggere. Nel corso di tutta la mia attività accademica, politica e di governo ho sempre proposto la liberazione del Sud dalla cattiva politica, dalle mafie, dall’acquisto delle sue coscienze attraverso una spesa pubblica improduttiva e dai tanti guasti della sinistra in Campania come in Calabria, in Puglia come a Napoli. Sarebbe ora – conclude Brunetta – di smetterla con queste polemichette provinciali».

«Sul Mezzogiorno dovrebbe parlare qualcuno più all’altezza della materia piuttosto che il povero Brunetta. Le sue sono dichiarazioni che alimentano la cultura secessionista e rompono l’unità del Paese. Si chieda Brunetta cosa ha fatto il suo governo per sostenere regioni nelle quali i cittadini sono oppressi tra sottosviluppo, illegalità e i sindaci coraggiosi e onesti vengono uccisi». Lo afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando, commentando le dichiarazioni del ministro Brunetta. «La Calabria e la Campania – aggiunge l’esponente IdV – come altre regioni del Sud, non devono essere percepite come un problema del Paese che va eliminato con la secessione, ma come parti essenziali dell’unica Italia che hanno problemi e che non possono essere risolti soltanto dai governi locali, nè senza una seria rivoluzione etica dei governi locali».

Il ministro Renato Brunetta ribadisce la sua posizione nei confronti di Campania e Calabria espressa oggi su «Il Giornale» e invita gli ex governatori di Campania e Calabria del Pd a replicargli. «Zoggia e Pittella? Se questi sono i miei interlocutori – osserva il ministro – c’è davvero di che amaramente divertirsi. Perchè, sul che fare nel Mezzogiorno, non mi rispondono piuttosto Bassolino e Loiero? Perchè il primo non ci racconta come ha ridotto Napoli e la Campania? E perchè non fa la stessa cosa Agazio Loiero con la sua Calabria?». «Pittella e Zoggia – aggiunge – farebbero meglio a chieder conto del loro operato a questi compagni, fulgidi campioni del governo meridionalista della sinistra. E per aiutarli nella loro riflessione invierò loro tutti i successi ottenuti dal governo Berlusconi e dal mio collega Maroni contro la criminalità organizzata in Campania e in Calabria, allegando i relativi atti parlamentari». «Avranno modo di imparare – afferma Brunetta – cosa sia un reale impegno per il Sud, distinguendolo dalle chiacchiere ipocrite, inconcludenti e fintamente indignate. Quanto a Leoluca Orlando Cascio (come lo ha sempre chiamato il presidente Cossiga), sappiamo bene chi egli sia e come da sindaco abbia ridotto la città di Palermo».

«Le parole pronunciate dal ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione, Renato Brunetta, nei confronti della nostra terra sono vergognose». Così il presidente della provincia di Caserta Domenico Zinzi replica all’intervista di Brunetta a «Il Giornale». «Il ministro, infatti – aggiunge – aveva definito un ‘cancro sociale e culturalè la conurbazione Napoli-Caserta». «Brunetta – prosegue Zinzi – ha ormai scavalcato anche la Lega, producendosi in dichiarazioni che trasudano profondo odio verso il Mezzogiorno. Nessuno vuole negare la situazione di difficoltà che vive il Sud, anche a causa di errori della classe dirigente. Tuttavia, un ministro della Repubblica non può permettersi di insultare una parte importante del Paese». Infine, Zinzi lancia un appello alle altre autorità campane: “Invito il presidente della Regione, Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e i sindaci dei vari Comuni della conurbazione Napoli-Caserta, ad una forte presa di posizione su questo argomento. Inoltre, sono certo che anche la dirigenza campana del Pdl saprà prendere nettamente le distanze dalle deliranti affermazioni di Brunetta».

«Il ministro Brunetta ha detto che senza la Calabria e l’area napoletana l’Italia sarebbe la prima in Europa. Noi crediamo che l’Italia sarebbe la prima nel mondo senza un ministro ignorante e arrogante come Brunetta, che del Sud ignora la storia e la millenaria cultura». Lo afferma il parlamentare del Pd Franco Laratta.

«Un ministro non può esprimersi in questo modo. È una cosa incredibile». Così il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, commenta le dichiarazioni del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sulla Calabria e la Campania. «Certe parole – aggiunge Oliverio – offendono la storia e la cultura di milioni di persone, che con la loro intelligenza ed il loro lavoro hanno arricchito l’intero Paese. In quanto a carenza di infrastrutture, mancanza di lavoro, criminalità organizzata e quant’altro, il ministro Brunetta, che fino a prova contraria è un ministro della Repubblica italiana e non di una sola parte, farebbe bene a chiedere a se stesso ed ai colleghi di Governo cosa hanno fatto, in diversi anni, oltre a tante parole e molti slogan per il Sud. Poco – conclude l’esponente del Pd – troppo poco, praticamente nulla».

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