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POTENZA – Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza e marito di Felicia Genovese – il pm che indagò sulla scomparsa della studentessa Elisa Claps, uccisa probabilmente 17 anni fa e il cui cadavere è stato ritrovato il 17 marzo scorso – ha annunciato un’azione giudiziaria contro il sacerdote don Marcello Cozzi, esponente di Libera in Basilicata. Il sacerdote, nel corso della manifestazione in occasione dei 17 anni della scomparsa di Elisa Claps, ha detto che Cannizzaro avrebbe avuto contatti telefonici con esponenti della ‘ndrangheta e per questo, «anche se la cosa non è reato» si è appellato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, come garante del Csm, avrebbe dovuto elimare l’inopportunità e dovrebbe verificare l’operato della Genovese.
Così, replica Cannizzaro. «Per fare accertare la falsità delle affermazioni del prete Marcello Cozzi – si legge in una nota diffusa oggi da Cannizzaro – a suo tempo ho già promosso nei suoi confronti un giudizio civile e formulato una querela penale. Non avendo intrattenuto conversazioni telefoniche con uomini della ‘ndrangheta sono oggi costretto a coltivare un’ulteriore iniziativa giudiziaria per ottenere “Verità e Giustizia”».
«Per contrastare le condotte delittuose in suo danno – conclude Cannizzaro – una persona che non vive al di là della legge si rivolge solo e sempre con fiducia all’Autorità Giudiziaria».

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