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Un centinaio di precari del personale Ata, provenienti da tutta la Calabria, ha manifestato ieri davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale, a Catanzaro. I manifestanti, sostenuti anche da alcune organizzazioni sindacali, hanno evidenziato la condizione di precarietà che sarebbe stata acuita dalla riforma Gelmini.
Secondo i presenti, infatti, con l’avvio del nuovo anno scolastico molti dei precari storici, che fino allo scorso anno avevano lavorato con incarichi a tempo, sono rimasti senza alcuna occupazione.
Un appello è stato lanciato dai presenti anche al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta da alcuni dirigenti dell’Ufficio scolastico, anche se non sarebbero arrivate rassicurazioni sul loro futuro. Da alcuni giorni in Calabria è andata aumentando la mole di proteste contro la situazione della scuola, in relazione al futuro di molti precari, sia tra i collaboratori scolastici che tra gli insegnanti.

A COSENZA, PRECARI IN PIAZZA
Insegnanti senza cattedra, collaboratori scolastici e personale Ata armati di striscioni hanno manifestato ieri in un sit-in in piazza XI settembre a Cosenza contro la riforma Gelmini. All’iniziativa, promossa dalla Flc Cgil, ha preso parte il segretario nazionale del sindacato Luigi Rossi. No ai tagli è stato ribadito nel corso degli interventi degli operatori della scuola. Attiva anche la raccolta di firme contro i tagli alla scuola pubblica. Il banchetto presidiato giorno e notte ha raccolto in una settimana duemila adesioni. «L’obiettivo – è stato spiegato nel corso della manifestazione – è unire i precari. Far nascere un movimento capace di far sentire la propria voce».
Giovedì mattina la Cgil ha in programma un incontro a Catanzaro con l’assessore regionale alla pubblica istruzione, Mario Calgiuri. Intanto, ci si organizza in vista dello sciopero nazionale previsto, a Roma, per il primo ottobre. In contemporanea con il sit-in di piazza XI settembre, il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio, ha convocato nel Salone degli Specchi tutti 155 sindaci del territorio per «formare – ha detto – un fronte istituzionale con lo scopo di difendere la scuola».

NEL COSENTINO, 19 ALUNNI SENZA CLASSE
E’ iniziato male l’anno scolastico a San Marco Argentano centro della provincia di Cosenza, dove 19 studenti che hanno fatto domanda di iscrizione presso l’Itcg ‘Enrico Fermi’, per geometri e ragionieri, potrebbero venire respinti dalla scuola. Nelle scorse settimane il dirigente scolastico, Giuseppe Giudice, aveva inoltrato una richiesta per la costituzione di una nuova prima classe, che si sarebbe resa indispensabile per l’aumento di iscritti registrato. Dall’ufficio scolastico provinciale la risposta è stata però negativa.
Il dirigente aveva poi avanzato la richiesta di poter autorizzare una classe articolata, cioè formata da studenti dei due percorsi presenti nella scuola, che avrebbero condiviso le materie comuni in modo da razionalizzare le spese. Ma anche questa soluzione non è stata accettata dall’ufficio scolastico competente.
Ieri mattina sono state costituite le due prime classi del percorso ex commerciale, ma i 19 studenti del percorso per geometra non hanno ancora una classe. L’alternativa sarebbe il trasferimento in un’altra scuola, che dista 50 chilometri. Possibilità che avrebbe conseguenze non trascurabili su studenti e famiglie. I genitori degli studenti hanno annunciato per oggi il blocco della rete viaria di San Marco Argentano.

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