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Uno stupendo esemplare di falco pecchiaiolo è stato ferito da un colpo di fucile da caccia mentre volava lungo il tratto di costa del golfo di Sant’Eufemia, in località «Difesa» del comune di Pizzo.
A denunciarlo con un comunicato è il WWF Calabria che sottolinea: «Un atto di grave malcostume venatorio visto e considerato che le notevoli dimensioni del volatile, la cui apertura alare supera abbondantemente il metro di lunghezza, non potevano lasciare dubbi sull’appartenenza dell’animale al gruppo delle specie protette dalla legge».
Ad accorgersi dell’accaduto un agricoltore del luogo che ha consegnato il rapace al responsabile del WWF, Pino Paolillo, per il ricovero presso il Centro Recupero Animali Selvatici, gestito dalla Provincia di Catanzaro, che ha sede all’interno del Parco della Biodiversità del capoluogo. Nella stessa mattinata sempre il WWF aveva recuperato un esemplare di Poiana rinvenuto da alcuni turisti nelle campagne di Zambrone (VV) con una ferita all’ala, frutto probabilmente di una collisione: anche in questo caso, grazie ad una staffetta con l’Anpana di Lamezia Terme, il rapace protetto è stato trasportato a Catanzaro.
«Il falco pecchiaiolo – precisa il WWF – è un formidabile migratore che ogni anno lascia i quartieri di svernamento dell’Africa equatoriale per venire a nidificare in Europa: in Italia il numero delle coppie nidificanti è di circa cinquecento. Alla fine dell’estate il Pecchiaiolo, detto localmente «Adorno», riparte per tornare in Africa. Quello abbattuto a Pizzo era un meraviglioso esemplare di maschio adulto, il cui volo verso sud è stato bruscamente interrotto da una fucilata. Si spera che dopo le cure del caso possa riprendere la sua lunga rotta migratoria.

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