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Una protesta quella di Giovanni Manoccio, primo cittadino di Acquaformosa, diventato famoso per le sue battaglie antileghiste che «nasce dal fatto che il dirigente scolastico provinciale ha formato una pluriclasse di 23 alunni di prima e seconda media», si legge ancora nella nota. «Questa decisione è in contrasto con le direttive del « Decreto Gelmini» che recita testualmente: «una pluriclasse non può essere formata da più di 18 unità», inoltre questa scelta dà vita ad una serie di problematiche didattiche che mal si associano ad una scuola che deve preparare i propri allievi alla vita e alla società, e che rappresenta un insulto alla cosiddetta scuola di qualità tanto evocata, a parole, dal ministro M. S. Gelmini», prosegue il comunicato diffuso dal municipio arbereshe.
Acquaformosa è balzata agli onori della cronaca per aver visto diversi pensionati iscriversi a scuola insieme ai nipoti, pur di raggiungere il numero minimo di iscritti per non far chiudere l’istituto. «Venerdì protesteremo insieme ai genitori ed ai cittadini per difendere la scuola pubblica, ultimo baluardo di democrazia in tante realtà interne dei paesi del meridione», recita ancora la nota di Manoccio, che conferma la sua solidarietà ai precari in lotta.

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